inviato da Andrea Piccolo, 3.4.2024.
Al posto della certezza delle procedure si fa spazio un elemento discrezionale da parte dell’utenza come se si fosse in presenza di un servizio a domanda individuale su specifica richiesta del cliente.
Il DDL semplificazioni approvato dal Consiglio dei Ministri del 26 marzo scorso ha introdotto all’art.16 la possibilità di confermare i docenti di sostegno precari su richiesta delle famiglie.
Si interviene sul decreto legislativo n. 66/2017 con la finalità di garantire la continuità didattica degli alunni con disabilità. Al momento la conferma, su richiesta delle famiglie, ha per oggetto le supplenze annuali al 30 giugno o al 31 agosto. Nella norma potrà essere applicata laddove resti la disponibilità del posto e fatte salve le operazioni relative al personale con contratto a tempo indeterminato.
Si tratta di un provvedimento di difficile concretizzazione e mancano ancora le disposizioni attuative da parte del Ministero. Si tratta però di una norma che distorce i principi costituzionali che dovrebbero garantire l’assunzione nel pubblico impiego mediante concorso o graduatorie pubbliche. Al posto della certezza delle procedure si fa spazio un elemento discrezionale da parte dell’utenza come se si fosse in presenza di un servizio a domanda individuale su specifica richiesta del cliente.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito dovrebbe agevolare la stabilizzazione dei docenti di sostegno implementando il numero dei corsi previsti per il riconoscimento della specializzazione. Solo con una vera stabilizzazione degli organici si può cercare di evitare la girandola delle supplenze.
Quello che appare inaccettabile dell’art. 16 del DDL semplificazioni è il riconoscimento del ruolo dei genitori nella scelta dei docenti. Se passasse tale principio in un futuro nulla osta alla scelta discrezionale dei docenti da parte delle famiglie sia a livello di assunzione, conferma o rimozione.
La scuola della Repubblica diventerebbe una scuola privata pagata con i soldi dei contribuenti e con a capo un amministratore (Dirigente Scolastico) prono ai desiderata delle famiglie degli iscritti veri o potenziali. La libertà di insegnamento garantita dalla Costituzione verrebbe meno e sarebbe la fine della professione di docente così come la ricordiamo.
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Docenti di sostegno scelti dalle famiglie: verso l’assunzione diretta dei docenti da parte dei genitori? ultima modifica: 2024-04-03T04:03:36+02:00 da