Elezioni 2022 e scuola, le promesse carenti della politica

dal blog di Gianfranco Scialpi, 17.8.2022.

Gilda Venezia

Elezioni 2022 e scuola, l’istituzione formativa torna ad essere visibile. Gli annunci elettorali dei partiti difettano delle risorse necessarie per conseguire gli obiettivi.

Elezioni 2022 e scuola, l’istituzione dimenticata torna a vivere

Elezioni 2022 e scuola. Dopo il conseguimento della riapertura delle scuole, l’interesse verso di essa è calato. Si è tornati al modello esistente  al febbraio-marzo 2020 che può essere riassunto nella sola presenza, dimenticando i tanti problemi (classi pollaio, sistemi di areazione…) che impediscono all’istituzione di presentarsi sicura e accogliente. L’obiettivo della riapertura 2020-22 rispondeva all’esigenza di garantire ai genitori soprattutto dei più piccoli di andare a lavorare. Lo scenario riconquistato  ha ricollocato la scuola nel dimenticatoio, interrotto da alcune incursioni  che stanno riducendo gli spazi della contrattazione collettiva (Legge 76/22 e Decreto aiuti bis).
Con l’improvvisa interruzione della legislatura e l’indizione delle elezioni politiche, la scuola è tornta visibile. Inevitabile con un potenziale elettorale diretto di un milione di votanti (personale scolastico) e indiretto (genitori).
Purtroppo i programmi elettorali dei partiti sono generici e in alcuni casi incoerenti con l’affermazione della centralità della scuola. Un esempio per tutti: nel programma elettorale del Pd la scuola si trova a pag. 22 su 37. Strana centralità per un  tema collocato oltre la metà delle pagine! Il Pd, Azione e Il M5s propongono l’aumento degli stipendi per gli insegnanti. Il tema non compare nel programma della Destra. Ora i primi tre partiti tacciono sul fatto di aver fatto parte di un governo che nulla ha fatto per superare la gabbia del D.Lvo 29/93 che impone solo adeguamenti e non aumenti. Ovviamente il ragionamento vale per il contratto 2022-24, in quanto per il triennio 2019-21 i giochi possono ritenersi già definiti dai Governi Conte 1 e 2.

La dimenticanza intenzionale della mancanza coperture

Si leggeLa proposta è attualmente allo studio del Pd e, secondo le prime stime, costerà tra i 6 e gli 8 miliardi di euro. Non sono ancora state indicate le coperture e non è quindi chiaro come i dem vorrebbero ricavare queste risorse per finanziare il pacchetto scuola”. Purtroppo le proposte elettorali, comprese quelle riguardanti la scuola, sono all’insegna della spesa, dimenticando i contesti attuali (conflitto russo-ucraino, inflazione, criti energetica ed economica) e le incognite future ( debito pubblico al 160% del Pil, scudo anti-spread…). Condivido, inoltre quanto scrive Ferruccio de Bortoli sul Corriera della Sera (15 agosto 2022): “Non misurare il costo di ciò che si promette è il peggiore degli inganni. E affidarsi a una mirabolante crescita futura è colpevole avventurismo“.
La previsione è facile: dopo le elezioni moltissime delle proposte sulla scuola e non solo, saranno dimenticate. Il programma elettorale del M5s insegna. Nel 2018 aveva annunciato il superamento della Legge 107/15, della riforma Gelmini, e assicurato stipendi europei per la scuola. Dopo quasi cinque anni il risultato è zero. Purtroppo!

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Elezioni 2022 e scuola, le promesse carenti della politica ultima modifica: 2022-08-17T13:47:16+02:00 da
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