Reginaldo Palermo La Tecnica della scuola Domenica, 26 Aprile 2015
Emendamenti del PD, concordati con il Governo, per modificare in modo decisivo le disposizioni contenute nel’articolo 7. Anche il piano triennale sarà elaborato dagli organi collegiali e non più dal dirigente scolastico.
Prenderà avvio domattina presso la Commissione Cultura della Camera il dibattito sul ddl sulla scuola.
I lavori proseguiranno per tutta la settimana a ritmo sostenuto di diverse sedute al giorno.
Ovviamente c’è molta attesa per gli emendamenti che verranno proposti dai diversi gruppi e in particolare dal gruppo del PD che pare abbia già concordato con il Governo un buon numero di modifiche.
Dai materiali in nostro possesso possiamo per esempio segnalare ai nostri lettori che l’articolo 7 relativo alle competenze del dirigente scolastico potrebbe uscirne modificato in modo molto significativo.
Il comma 2 recita attualmente che “il dirigente scolastico propone gli incarichi di docenza per la copertura dei posti assegnati all’istituzione scolastica cui è preposto sulla base del Piano triennale di cui all’articolo 2, ai docenti iscritti negli albi territoriali di cui al comma 4, nonché al personale docente di ruolo già in servizio presso altra istituzione scolastica”.
Questo invece il testo emendato: “il dirigente scolastico, sentito il comitato di valutazione di cui all’articolo 11 del decreto legislativo n. 297 del 1994 che istruisce la procedura di reclutamento, propone gli incarichi di docenza per la copertura dei posti assegnati all’istituzione scolastica cui è preposto sulla base del Piano triennale di cui all’articolo 2, ai docenti iscritti negli albi territoriali di cui al comma 4”.
Ma potrebbe cambiare anche la composizione stessa del comitato di valutazione in quanto un altro emendamento, sempre del PD, prevede che esso sarà formato da due docenti e due genitori (nelle superiori un genitore e uno studente).
E cambieranno anche le competenze: “Il Comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base dei seguenti principi: qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica; dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo docente in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica; delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e della formazione del personale. Il Comitato esprime altresì il proprio parere sull’attribuzione degli incarichi ai docenti inserite negli albi territoriali e sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo”.