di Nicola Pinna, La Stampa 10.11.2018
– L’episodio è accaduto in Sardegna, in una scuola professionale di Carbonia,
pochi giorni dopo l’aggressione di una docente di Vimercate.
pochi giorni dopo l’aggressione di una docente di Vimercate.
CARBONIA (CAGLIARI)
La lezione era quasi finita e all’improvviso qualcuno ha spento la luce. Il blitz era organizzato, perché un secondo dopo altri alunni hanno abbassato le tapparelle. In classe, dunque, è calato il buio assoluto e gli studenti si sono scatenati tutti insieme. Urla, parolacce e un pericoloso lancio di oggetti. Libri, quaderni, diari, penne, astucci e zaini scagliati da una parte all’altra. L’insegnante non ha avuto il tempo di mettersi in fuga ed è finita nel mirino di questo improvviso lancio di oggetti. Finché qualcun altro non è intervenuto, attirato dalle urla, la docente di scienze di una scuola superiore di Carbonia si è ritrovata in balia degli alunni. Ha anche provato a mettersi al riparo, ma molti degli oggetti lanciati dentro l’aula l’hanno colpita in pieno. E infatti, dopo essere riuscita a mettersi in salvo e a raggiungere il pronto soccorso, i medici le hanno assegnato 7 giorni di cure.
Finita la lezione da incubo, la professoressa ha raccontato tutto al presidente che a sua volta ha chiamato i carabinieri. I militari della compagnia di Carbonia hanno avviato un’indagine e interrogato la docente. Anche per capire se il blitz all’ora di scienze sia stato un semplice atto di bullismo o se invece fosse stato tutto organizzato per colpire proprio l’insegnante di scienze.
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