GPS e algoritmo: il ministero non fa nulla per modificare le criticità esistenti

Gilda Venezia

 di Fabrizio Reberschegg, dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 19.10.2022.

L’amministrazione prende atto delle osservazioni dei sindacati, ma continua a difendere le procedure adottate, anche scaricando sui docenti interessati le tante contraddizioni dell’ordinanza di riferimento.

Gilda Venezia

Il 13 ottobre si è svolto un incontro tra sindacati e Ministero dell’Istruzione che doveva essere chiarificatore dei tanti problemi derivati dall’applicazione dell’algoritmo per la chiamata delle supplenze da GPS. Le organizzazione sindacali hanno ribadito le loro critiche in merito all’utilizzazione di un algoritmo applicato in via informatica che ha visto in molti casi esclusioni dei candidati, attribuzione di punteggi non chiari, attribuzione di cattedre senza la comunicazione necessaria dei posti disponibili, ecc. In allegato il resoconto fatto dalla delegazione della FGU-Gilda degli Insegnanti.

Di fatto l’amministrazione ha difeso, e continua a difendere le procedure adottate, anche scaricando sui docenti interessati le tante contraddizioni dell’ordinanza di riferimento. In più si assiste ancora una volta all’applicazione di procedure con differenze di metodo e sostanza tra regioni e uffici scolastici provinciali. Le possibili correzioni in itinere non sono state prese in considerazione rimandando il tutto al prossimo anno scolastico e non dando soluzioni concrete ai casi di oggettiva penalizzazione dei docenti che si sono trovati nelle maglie dell’algoritmo.

La richiesta di tornare alle convocazioni in presenza fatta da alcune organizzazioni sindacali, tra le quali Gilda, non è stata presa in considerazione. L’informatizzazione del sistema di chiamata per le supplenze può infatti essere valido solo se vi sono alcuni presupposti imprescindibili: la possibilità di verificare nell’istanza il punteggio attribuito, la conoscenza delle cattedre disponibili prima della chiamata, la possibilità di ripescaggio dei docenti dichiarati di default rinunciatari laddove si liberino posti rifiutati dalla precedente chiamata, la evidenziazione della presenza di riservisti nelle graduatorie. Queste poche tra le altre accortezze che si dovevano già da quest’anno scolastico prendere in considerazione. Il tutto è stato invece gestito con la solita improvvisazione e con la solita fretta per consentire al Ministro di turno di dire che dal primo settembre tutte le cattedre erano occupate. Cosa falsa e dichiarata evidentemente per scopi di consenso politico nei confronti di una pubblica opinione che poco capisce dei tortuosi meccanismi ministeriali.

Confidiamo che il prossimo Ministro capisca un po’ più del precedente di scuola reale e che ascolti anche i consigli tecnici di chi a scuola ci lavora. Non siamo ottimisti.

 

 

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GPS e algoritmo: il ministero non fa nulla per modificare le criticità esistenti ultima modifica: 2022-10-19T05:48:13+02:00 da
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