I dati del rapporto UrBes 2015 sul benessere delle città italiane presentato da Anci e Istat

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Istruzione, cresce il divario Nord-Sud. Nel Mezzogiorno «Neet» oltre il 30%

 Il Sole 24 Ore 23.4.2015

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Tassi record di giovani che non studiano e non lavorano (Neet) nel Mezzogiorno, che registra anche un tasso di diplomati nettamente inferiore a quello del Nord. Lo rivela il secondo rapporto UrBes sul livello di benessere delle città italiane presentato ieri a Roma da Istat e Anci.
I numeri
Secondo i dati, a livello nazionale il 57% della popolazione ha completato almeno la scuola secondaria di secondaria grado nel 2011e il 23,2% dei 30-34enni ha raggiunto il traguardo della laurea. Tranne che nella partecipazione alla scuola dell’infanzia, dice il rapporto, per tutti gli indicatori si registra un netto svantaggio del Mezzogiorno rispetto al Nord e al Centro. La quota di diplomati è del 51,4% nel Mezzogiorno rispetto al 63,1% del Centro e al 60% del Nord. Allo stesso modo, la quota di persone di 30-34 anni che hanno conseguito un titolo universitario è del 26,4% al Centro, del 23,9% nel Nord e solo del 20,5% nel Mezzogiorno. Il divario più forte si riscontra però per la quota di giovani che non studiano e non lavorano (Neet) che si attesta, nel 2011, al 31,4% nel Mezzogiorno rispetto al 15,2% del Nord e al 19,2% del Centro.
Nel dettaglio delle città, la quota di diplomati è superiore al 66% a Genova, Milano, Bologna e Roma, mentre è inferiore al 50% a Napoli e Palermo. Se si considerano i laureati di 30-34 anni, tutte le città metropolitane del Nord e del Centro presentano valori più elevati di quelle del Mezzogiorno, con una differenza superiore ai 14 punti tra Palermo (17,6%) e Milano (32%). Tuttavia, conclude il rapporto, tra le altre città meridionali aderenti al progetto vi sono casi anche molto positivi: Potenza e Catanzaro hanno valori più elevati di molte città del Nord e del Centro.

La quota di diplomati è superiore al 66% a Genova, Milano, Bologna e Roma mentre è inferiore al 50% a Napoli e Palermo, mentre il tasso dei Neet è del 31,4% nel Mezzogiorno contro il 15,2% del Nord.
A livello nazionale, il 57% della popolazione ha completato almeno la scuola secondaria di secondo grado nel 2011 e il 23,2% dei 30-34enni ha raggiunto il traguardo della laurea. Tranne che nella partecipazione alla scuola dell’infanzia, sottolinea il rapporto, per tutti gli indicatori il Mezzogiorno è in netto svantaggio rispetto al Nord e al Centro. La quota di diplomati è del 51,4% nel Mezzogiorno rispetto al 63,1% del Centro e  al 60% del Nord. Analogamente la quota di persone di 30-34 anni che hanno conseguito un titolo universitario è del 26,4% al Centro, del  23,9% nel Nord e solo del 20,5% nel Mezzogiorno.
Il divario più forte si riscontra però per la quota di giovani che non studiano e non lavorano (Neet) che si attesta, nel 2011, al 31,4% nel  Mezzogiorno rispetto al 15,2% del Nord e al 19,2% del Centro. Se si considerano i laureati di 30-34 anni tutte le città metropolitane del Nord e del Centro presentano valori più elevati di quelle del Mezzogiorno, con una differenza superiore ai 14 punti tra Palermo (17,6%) e Milano (32%). Ma ci sono anche casi molto positivi come Potenza e Catanzaro che hanno valori più elevati di molte città del  Nord e del Centro.
(Sci/AdnKronos)  23-APR-15 16:17  NNNN

A livello nazionale, il 57% della popolazione ha completato almeno la scuola secondaria di II grado nel 2011e il 23,2% dei 30-34enni ha conseguito un titolo universitario. Tranne che nella partecipazione alla scuola dell’infanzia, per tutti gli indicatori si registra un netto svantaggio del Mezzogiorno rispetto al Nord e al Centro. La quota di diplomati è del 51,4% nel Mezzogiorno rispetto al 63,1% del Centro e al 60% del Nord. Analogamente la quota di persone di 30-34 anni che hanno conseguito un titolo universitario è del 26,4% al Centro, del 23,9% nel Nord e solo del 20,5% nel Mezzogiorno. Il divario più forte si riscontra però per la quota di giovani che non studiano e non lavorano (Neet) che si attesta, nel 2011, al 31,4% nel Mezzogiorno rispetto al 15,2% del Nord e al 19,2% del Centro.
Nel dettaglio delle città, la quota di diplomati è superiore al 66% a Genova, Milano, Bologna e Roma mentre è inferiore al 50% a Napoli e Palermo. Se si considerano i laureati di 30-34 anni tutte le città metropolitane del Nord e del Centro presentano valori più elevati di quelle del Mezzogiorno, con una differenza superiore ai 14 punti tra Palermo (17,6%) e Milano (32%); tuttavia, tra le altre città meridionali aderenti al progetto vi sono casi anche molto positivi: Potenza e Catanzaro hanno valori più elevati di molte città del Nord e del Centro.

I dati del rapporto UrBes 2015 sul benessere delle città italiane presentato da Anci e Istat ultima modifica: 2015-04-24T06:52:54+02:00 da
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