di Paola Mastrantonio, Reti di Giustizia, 28.9.2022.
Ad oggi vi è un grande fermento per quanto riguarda l’assegnazione delle supplenze dei docenti che avviene all’interno di un sito, tramite un algoritmo predefinito. L’assegnazione delle supplenze da GPS è possibile solo se le preferenze espresse dal candidato corrispondono con la sede libera. Se l’aspirante non ottiene l’incarico perchè non ha espresso le preferenze corrispondenti è considerato rinunciatario.
I docenti di tutta Italia non nominati al primo turno di convocazioni contestano il cattivo funzionamento dell’algoritmo, che crea ingiustizie per l’intera categoria ed un sistema di reclutamento non trasparente.
Non si può essere considerati “rinunciatari” per un’intera classe di concorso solo per non aver indicato tra le “preferenze” una scuola di cui non si conosceva l’esistenza a causa della pubblicazione da parte degli USP delle disponibilità solo contestualmente alle stesse convocazioni e dopo che i medesimi docenti hanno dovuto presentare un’istanza di indicazione di 150 preferenze praticamente al buio.
La mancata presentazione dell’istanza entro il termine ultimo del 16 agosto comportava l’essere considerati rinunciatari per tutto l’anno per supplenze da GAE/GPS. Da quanto è emerso nell’assegnazione delle supplenze le disponibilità erano a volte anche errate: cattedre e spezzoni sono di fatto risultati inesistenti al momento della presa di servizio; essere considerati “rinunciatari” comporta l’espressione della volontà del soggetto sulla singola scuola e non può essere riferito ad un’intera classe di concorso.
È una interpretazione che sicuramente lede i diritti di espressione del soggetto interessato; l’assegnazione a uno stesso docente di cattedra x ruolo e per GPS penalizza gravemente il collega che risulta al momento della correzione dell’errore ormai “scavalcato” dell’algoritmo e, come tutti sappiamo, questo è certamente un sistema intelligente e perfetto, ma non si può tornare indietro.
Non si possono lasciare a casa docenti specializzati su sostegno per non aver inserito tutte le tipologie di contratto possibili (fino al termine delle attività didattiche, annuale, spezzone) ed interrompere per questo motivo il diritto alla continuità degli alunni con disabilità come anche quello dei docenti specializzati.
L”iter per un sistema di reclutamento trasparente dovrebbe seguire l’ordine inverso rispetto a quello attuale, ossia occorre una pubblicazione antecedente la scelta delle scuole circa le disponibilità totali sul sito dell’USP.
Altro problema verte sulla presentazione dell’istanza delle 150 preferenze sul sito istanze online, si discute spesso su questo numero predefinito, alcuni sostengono sia un numero elevato, altri che addirittura non basterebbe a colmare i posti vacanti.
Altro dibattito verte sull’unico turno di convocazioni per tutti i docenti, 7/8/9 turnazioni ledono moralmente ed economicamente i docenti che vengono convocati in ritardo.
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I difetti dell’Algoritmo nella scuola ultima modifica: 2022-10-01T06:09:41+02:00 da