di Roberto Bosio, Associazione Docenti Articolo 33, 18.10.2019
– Secondo l’indagine di Toluna sul tema “Giovani e lavoro”, presentata in occasione dell’edizione 2019 della settimana europea della formazione professionale, sia le famiglie degli studenti che i professori sono soddisfatti del livello di insegnamento nelle scuole secondarie. Si passa dal 69% degli studenti, al 71% dei genitori ed al 78% dei professori.
L’indagine ha intervistato un campione di 800 giovani tra i 17 e 18 anni, 200 genitori e 100 professori di scuole superiori e ha evidenziato che secondo il 58% degli studenti, a scuola ci vorrebbero lezioni più pratiche. Un’esigenza che viene manifestata anche dal 45% dei docenti e dal 50% dei genitori, secondo i quali ci vorrebbero laboratori e simulazioni lavorative anche in aula.
A questa esigenza dovrebbe rispondere in particolare l’Alternanza Scuola-lavoro (ora ribattezzata con il nome di “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”), peccato che la maggior parte delle mansioni eseguite durante questi “percorsi” risultino poco qualificanti e formative: il 26% dei ragazzi si è concentrato sull’inserimento dati, il 24% ha curato attività di back office e il 13% ha svolto esperienza di receptionist.
Da rilevare come a contraltare al livello di soddisfazione per il livello di insegnamento ci sia una forte preoccupazione e sfiducia nei confronti del panorama lavorativo italiano che rilevano il 54% dei giovani e il 50% dei genitori. Un livello di insoddisfazione che porta il 20% degli studenti a pensare di scappare all’estero per intraprendere la propria carriera lavorativa (e i genitori sono d’accordo).
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