di Claudio Tucci, Il Sole 24 Ore, 14.6.2018
Il Ddl
Il Ddl, «Disposizioni in materia di contrasto alla povertà educativa e di reclutamento per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria» tiene conto dei 6mila diplomati magistrali della sentenza del Consiglio di Stato, dei 50mila diplomati magistrali che ancora aspettano il ruolo e che troverebbero una risposta all’interno di graduatorie regionali o provinciali aperte agli abilitati.
Le gambe del provvedimento sono due: il potenziamento della scuola dell’infanzia e primaria con assunzioni (ne abbiamo ipotizzate 6.250 all’anno per i prossimi tre anni) e il riordino della situazione attuale, attraverso l’istituzione di Graduatorie di Merito Regionali o Provinciali (GMR), alle quali possano accedere previa superamento di una prova orale selettiva i laureati e i diplomati magistrali con titolo conseguito entro il 2001/2002 che abbiano svolto per almeno tre anni scolastici negli ultimi otto, non meno di centottanta giorni in ciascun anno scolastico. Le GMR vengono utilizzate per le assunzioni a tempo indeterminato, una volta esaurite le graduatorie ad esaurimento, rispettando la quota del 50% rispetto alle Graduatorie di merito del concorso prevista dal Testo Unico della scuola. Nella fase transitoria i dm della sentenza potranno continuare a fare supplenze, sino all’assunzione in ruolo.
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