di Claudio Tucci, Il Sole 24 Ore, 6.5.2020
– Il Pd chiede di riaprire il tavolo sulle procedure concorsuali per assumere i docenti, messe a punto dalla ministra 5Stelle, Lucia Azzolina, e con i bandi già pubblicati sulla Gazzetta ufficiale dello scorso 28 aprile. Lo fa firmando, assieme a Leu e Autonomie, due emendamenti al decreto Scuola, all’esame della commissione Istruzione del Senato, che chiedono due modifiche, di peso, alla procedura straordinaria che punta ad immettere in ruolo già a settembre 24mila precari “storici”, cioè, insegnanti non abilitati, con almeno tre anni di servizio alle spalle in cattedra.
Le modifiche
La procedura di reclutamento, stabilita dal bando attuale, prevede una selezione semplificata, una prova al pc “in presenza” e la valutazione dei titoli. L’emendamento Pd-Leu-Autonomie chiede di rivedere questa procedura, cancellando la prova al pc “in presenza”, vista l’emergenza sanitaria in atto, e di puntare, quindi, su una selezione per titoli e servizio con una prova orale alla fine dell’anno di insegnamento. Con il secondo emendamento, invece, si chiede di innalzare i posti a bando da 24mila a 40mila.
L’obiettivo è quello «di inserire stabilmente un numero più elevato di docenti e scongiurare un inizio del nuovo anno con un record storico di precari, circa 200mila», spiega al Sole24Ore il vice presidente della commissione Istruzione di palazzo Madama, il dem, Francesco Verducci. Che ha aggiunto: «Sulla scuola occorrono investimenti. Tra gli altri nostri emendamenti al decreto Scuola, chiediamo la riapertura delle graduatorie provinciali degli insegnanti per far entrare giovani e la stabilizzazione dei professori specializzati sul sostegno, un settore da troppo tempo in affanno». Sulla stessa lunghezza d’onda, la capogruppo Pd in commissione Istruzione al Senato, Vanna Iori: «Le nostre proposte sono sul tavolo. Auspichiamo un dialogo costruttivo con la ministra Azzolina». A spingere per un correttivo ai bandi è anche il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, che chiede di far svolgere il concorso straordinario solo per titoli, considerati i rischi sanitari legati al coronavirus.
Gli effetti sul bando e il nodo sicurezza
Il confronto, a questo punto, è tutto politico; i voti sugli emendamenti inizieranno nei prossimi giorni, dopo l’ammissibilità della commissione Bilancio , e lì si vedrà se la maggioranza riuscirà a trovare un compromesso; o si andrà invece “alla conta”.
Il fattore tempo (e le attese dei diretti interessati – le domande di partecipazione scattano da fine maggio) sono decisivi. La platea di potenziali candidati al concorso straordinario è di 77mila precari, e il decreto Scuola va convertito in legge entro l’8 giugno. pena la decadenza.
Dal ministero dell’Istruzione evidenziano come il bando emanato rispetti la legge (e quindi se la legge cambia, il bando, gioca forza, andrà adeguato); e come, in ogni caso, sarà garantita la salute dei candidati: nel predisporre la prova al pc infatti le aule saranno al massimo di 10 candidati, con una media di 6/7, e sarà garantito il massimo distanziamento proprio per azzerare qualsiasi rischio.
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Il Pd riapre il fronte concorsi: portiamo le assunzioni da 24mila a 40mila ultima modifica: 2020-05-06T06:28:33+02:00 da