Orizzonte Scuola, 5.5.2016
– Ieri pomeriggio sul proprio profilo Facebook l’On. Coscia (PD) ha risposto ai docenti residuali nelle Graduatorie ad esaurimento che lamentavano un danno dall’approvazione dell’emendamento sulla proroga della possibilità di richiedere l’assegnazione provvisoria anche per i neoimmessi in ruolo 2015/16, e la risposta ha provocato non pochi risentimenti e reazioni.
La risposta infatti è stata dura nei confronti di coloro che non hanno aderito al piano assunzionale, che nelle fasi B e C prevedeva la possibilità di poter essere nominati in qualsiasi provincia d’Italia. Una prospettiva che per quasi 45.000 docenti è stata impossibile da sostenere. L’On. Coscia parla di docenti che “hanno principalmente voluto evitare cattedre lontane da casa, preferendo lunghi anni di precariato in attesa di un’immissione in ruolo nella provincia” non accennando minimamente al fatto che a pesare sulla scelta potrebbero essere state motivazioni personali e familiari molto più importanti rispetto ad una “preferenza”, come se si trattasse solo di scegliere il ruolo oggi o domani.
In ogni caso vogliamo soffermarci su un’altra affermazione dell’On. Coscia, che non è certo passata inosservata agli interessati, che in questo caso non sono soltanto i 45.000 attualmente inseriti nelle Graduatorie ad esaurimento, ma anche i potenziali interessati, tra i quali sono stati nominati solo i diplomati magistrale con titolo conseguito entro l’a.s. 2001/02.
Affema l’On. “Così come nessuno ha garantito loro che il futuro assorbimento da GAE rimanga al 50% (specie se entreranno i diplomati magistrali)“
Il PD pensa di modificare l’attuale modalità di reclutamento (50% concorso – 50% Graduatorie ad esaurimento)? Ci sembra inverosimile al momento.
In realtà l’attribuzione delle future immissioni in ruolo per il 50% alle Graduatorie ad esaurimento è scritta e sancita dalla legge 107 (che, a nostro parere, non va ricordata solo quando si deve mettere in evidenza che il concorso è solo per docenti in possesso di abilitazione in quanto così stabilisce la legge).
E’ sulla base della legge 107/2015 che i residuali GaE hanno scelto di non aderire al piano assunzionale. Essa infatti stabilisce al comma 109 lettera c)
“c) per l’assunzione del personale docente ed educativo, continua ad applicarsi l’articolo 399, comma 1, del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, fino a totale scorrimento delle relative graduatorie ad esaurimento; i soggetti iscritti nelle graduatorie ad esaurimento del personale docente sono assunti, ai sensi delle ordinarie facoltà assunzionali, nei ruoli di cui al comma 66, sono destinatari della proposta di incarico di cui ai commi da 79 a 82 ed esprimono, secondo l’ordine delle rispettive graduatorie, la preferenza per l’ambito territoriale di assunzione, ricompreso fra quelli della provincia in cui sono iscritti. Continua ad applicarsi, per le graduatorie ad esaurimento, l’articolo 1, comma 4-quinquies, del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 134, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2009, n. 167. “
Tutto ciò è stato fatto notare immediatamente all’On, che ha così risposto, a chi le chiedeva perchè fino a qualche giorno prima aveva confermato il doppio canale per le assunzioni in ruolo, mitigando la prima affermazione.
“Le ho detto che rimarrà così certamente. Se dovessero entrare migliaia di diplomati magistrali non so che soluzioni si potranno trovare”
Dunque il problema saranno gli eventuali ingressi dei diplomati magistrale, che rischiano di modificare i piani della Buona Scuola, sopratutto dopo l’orientamento della Plenaria, che ha confermato il parere del Consiglio di Stato, favorevole all’inserimento in Graduatoria ad esaurimento.
Questo il resoconto del pomeriggio di ieri su Facebook, ma certamente la questione non è chiusa qui.
Immissioni in ruolo al 50% per le GaE, i diplomati magistrale, le dichiarazioni dell’On. Coscia (PD). La legge 107 va rispettata ultima modifica: 2016-05-05T15:24:24+02:00 da