Lucio Ficara, La Tecnica della scuola Domenica, 20 Settembre 2015.
A depositare un’interrogazione parlamentare per il grave problema dei docenti inseriti nelle GAE dell’infanzia, è stata la deputata del M5S Silvia Chimienti.
Il problema riguarda circa 23 mila insegnati dell’infanzia, inseriti nelle graduatorie ad esaurimento delle 100 province italiane. L’on. Chimienti sottolinea il fatto che questi docenti della scuola dell’infanzia sono stati dimenticati dal piano assunzionale del governo Renzi. Il governo Renzi per la scuola dell’Infanzia ha previsto, all’interno della legge 107/2015, una delega di riforma del sistema d’istruzione che va da zero a sei anni. Ma per conoscere questa riforma del ciclo dell’infanzia, bisognerà attendere anche più di un anno.
Intanto la parlamentare del Movimento 5 Stelle fa notare come i docenti precari dell’infanzia sono stati prima illusi dalla propaganda renziana delle 148 mila assunzioni e poi dimenticati in attesa di una non meglio precisata riforma del sistema 0-6 anni. In buona sostanza i docenti delle GAE dell’infanzia sono stati esclusi dalla fase C delle assunzioni, quella del cosiddetto “organico del potenziamento” ma oltre al danno si aggiunge la beffa: la legge 107 infatti prevede che gli sfortunati colleghi che finiranno negli ambiti territoriali per la mobilità, potranno essere utilizzati anche su gradi di scuola diversi dal proprio e quindi ricoprire anche i posti che dovrebbero spettare ai docenti dell’infanzia. L’onorevole Silvia Chimienti pretende di sapere, attraverso lo strumento dell’interrogazione parlamentare, quale sarà il futuro di questi 23 mila docenti e indirettamente chiede come funzionerà nel concreto la prossima mobilità professionale.
Noi pensiamo che otterrà soltanto risposte evasive e generiche, visto che, a quanto sembra, il Miur sta campando alla giornata, dimostrando una certa improvvisazione e poca trasparenza.