Istat: l’istruzione protegge dalla povertà

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di Eu.B. Il Sole 24 Ore, 19.6.2019 

– La diffusione della povertà diminuisce al crescere del titolo di studio. È quanto rileva l’Istat nelle statistiche 2018 sulla povertà.

Stabile il numero di famiglie in condizione di indigenza
L’Istat stima che nel 2018 siano oltre 1,8 milioni di famiglie in povertà assoluta (con un’incidenza pari al 7,0%), per un totale di 5 milioni di individui (incidenza pari all’8,4%). Senza variazioni significative rispetto al 2017 nonostante il quadro di diminuzione della spesa complessiva delle famiglie in termini reali. A stare peggio è il Sud. L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma notevolmente superiore nel Mezzogiorno (9,6% nel Sud e 10,8% nelle Isole) rispetto alle altre ripartizioni (6,1% nel Nord-Ovest e 5,3% nel Nord-est e del Centro).

L’istruzione come fattore di protezione
Dalle statistiche emerge una visione dell’istruzione come fattore di protezione. Se la persona di riferimento ha conseguito un titolo almeno di scuola secondaria superiore l’incidenza è pari al 3,8%, contro il 10% di chi ha al massimo la licenza di scuola media. Associata al titolo di studio è la condizione professionale e la posizione nella professione della persona di riferimento: se dirigente, quadro o impiegato, la famiglia è meno a rischio di povertà assoluta, con l’incidenza che si attesta intorno all’1,5 per cento. Se la persona di riferimento è operaio o assimilato, la povertà riguarda il 12,3% delle famiglie. Tra le famiglie con persona di riferimento in cerca di occupazione questa quota sale al 27,6 per cento.

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Istat: l’istruzione protegge dalla povertà ultima modifica: 2019-06-19T06:06:10+02:00 da
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