Fabrizio Reberschegg, dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 22.1.2022.

Il PCTO, pur ridotto nella quantità di ore originarie, è la legittimazione del lavoro non  pagato e opaco.
Nel PCTO si impara ora soprattutto ad essere lavoratori senza diritti e senza contratti.

Lo studente Lorenzo Parelli che frequentava una scuola dei salesiani di Udine è morto colpito da una putrella alla fine dell’alternanza scuola-lavoro. Per il Ministro Bianchi tutto ciò è inammissibile. La morte di un ragazzo così giovane (18 anni) nel corso dell’orario di lezione (le ore di PCTO, ex alternanza scuola-lavoro sono parte integrante per percorso formativo dalla riforma della Buona Scuola di Renzi) è un fatto terribile che deve consentire a tutto il mondo della scuola di rivedere radicalmente l’impostazione data nel rapporto tra scuola e impresa negli ultimi anni.

Il PCTO, pur ridotto nella quantità di ore originarie, è la legittimazione del lavoro non  pagato e opaco. Le ragazze e i ragazzi che obbligatoriamente sono tenuti nell’ultimo triennio a prestare gratis alle imprese e gli enti privati e pubblici per 210 ore negli istituti professionali, a 150 ore negli istituti tecnici, a 90 ore nei licei. La frequenza al PCTO è ancora essenziale per sostenere l’esame di maturità.

Bianchi ha poco da stracciarsi le vesti: è responsabile come tanti del sostegno dato da parte della politica ad una visione della scuola secondaria di secondo grado curvata sulle esigenze delle imprese. Nel PCTO si impara ora soprattutto ad essere lavoratori senza diritti e senza contratti.

La morte di Lorenzo non sia fatta passare come uno dei tanti “incidenti sul lavoro”. E’ una morte la cui responsabilità grava totalmente sulle riforme sbagliate della scuola tanto sostenute anche dall’attuale Ministro quando era assessore alla formazione nella Regione Emilia-Romagna.

La Gilda di Venezia esprime le più sentite condoglianze alla famiglia di Lorenzo e sarà sempre in prima linea per evitare che simili pratiche “didattiche” siano accettate come normali nella scuola, pubblica o paritaria che sia.

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