La scuola è di nuovo poco interessante

Gilda Venezia

dal blog di Gianfranco Scialpi, 30.5.2021.

Gilda Venezia

La scuola è tornata all’angolo. Poco interessante. Per un anno l’istituzione è servita ai partiti ed è stata trattata in modo schizofrenico. L’approccio superficiale non ha aiutato  ad affrontare i problemi.

La scuola, l’interesse strumentale e schizofrenico

La scuola sta tornando poco interessante. Dallo scorso anno fino alla riapertura dopo Pasqua ha occupato pagine di giornali, interessato siti e blog non professionali. In alcuni casi è riuscita a mantenere una buona visibilità nei talk show. Fino a febbraio, questa eccessiva attenzione ha risposto a una strategia finalizzata ad esaltare la presunta fragilità della politica scolastica emergenziale di L. Azzolina.  L’esempio più eclatante è la ridondante polemica sull’acquisto dei banchi a rotelle, dimenticando che essi furono richiesti dalle scuole.
A questo occorre aggiungere un approccio schizofrenico sulla questione delle aperture.  Da un lato, infatti si criticava l’incapacità della Ministra pentastellata di non risolvere la criticità dei trasporti, omettendo le responsabilità del Ministero delle infrastrutture e delle Regioni. Nel frattempo alcune testate giornalistiche (Il Messaggero, Il Tempo)  hanno criticato  la testardaggine di L. Azzolina di mantenere aperte le scuole, accusandola di mettere a rischio la salute degli allievi e studenti.

Un graduale silenzio sta avvolgendo la scuola

Con il cambio del Ministro e soprattutto con la completa riapertura post-pasquale di tutti gli istituti, la scuola sta progressivamente tornando all’angolo. In altri termini, il silenzio sta avvolgendo la scuola. In altri termini, la scuola non fa più notizia, riportando il sistema formativo nel suo alveo pre-Covid, caratterizzato da un certo disinteresse. La prova più evidente è la sua scomparsa dal dibattito politico e la riduzione degli articoli sui massmedia. In quest’ultimo caso le giornaliere rassegne stampa sulla scuola registrano pochi articoli.
Questo ritorno al punto di partenza rivela la storica scarsa importanza della scuola, spesso declinata in un approccio superficiale dei problemi. Mi riferisco, ad esempio ai grembiuli di M. Gelmini, fino ad arrivare ai banchi a rotelle, come se quest’ultimi fossero la questione fondamentale del sistema formativo.

In questi ultimi anni si è dimenticati di affrontare seriamente il problema delle classi pollaio volute da Gelmini e Tremonti, della costruzione di nuovi edifici scolastici, della riorganizzazione degli spazi, dell’intervento sulle aule che spesso certificano l’immagine di una scuola fuori tempo. Solo per fare qualche esempio.

La scuola è di nuovo poco interessante ultima modifica: 2021-05-31T05:24:57+02:00 da

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