di Reginaldo Palermo, La Tecnica della scuola, 3.10.2019
Alla domanda “ma allora ci saranno i tre miliardi chiesti da Fioramonti”, Gualtieri ha detto chiaramente: “Nella situazione in cui siamo, tre miliardi in un anno sono improponibili. Ho già detto a Fioramonti che per la scuola non ci saranno tagli”.
“Ma – ha aggiunto il Ministro dell’economia – se si va a leggere nelle pieghe della Nota di aggiornamento al DEF si scopre che per la scuola ci sono parecchi soldi”.
Sarebbe interessante capire a quali soldi si riferisca Gualtieri, visto che in realtà di numeri precisi nella NADEF non ce ne sono, ma questo lo vedremo nelle prossime settimane.
Comunque, per dimostrare che il Governo è impegnato – anche economicamente – sulla scuola, Gualtieri ha fatto riferimento alla previsione di avviare concorsi per nuove assunzioni e ha anche detto che “c’è già l’accordo per dare 100 euro ai docenti”.
Il nodo dei contratti pubblici
Il punto è, come abbiamo già avuto modo di dire, che per riconoscere 100 euro di aumento al personale della scuola è necessario almeno un miliardo e mezzo di euro.
Ma, una scelta del genere metterebbe immediatamente in agitazione le segreterie confederali dei sindacati che chiederebbero, legittimamente dal loro punti di vista, un analogo trattamento anche per tutti gli altri dipendenti pubblici.
E, a quel punto, sarebbero necessari non meno di 4 miliardi, cifra che, al momento attuale, non è certamente nella disponibilità delle casse dello Stato.
Per ora, quindi, non ci resta che aspettare per capire quali risorse la legge di bilancio metterà davvero a disposizione della scuola.
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