Legge di Bilancio: ancora spiccioli per la scuola

Gilda Veneziadalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 31.10.2021.

Gilda Venezia

La bozza del DdL di Bilancio alla data del 28 ottobre 2021 prevede scarne misure per la scuola, che rimane nei fatti ancora dimenticata nell’assegnazione delle risorse. Soprattutto se si tiene conto della platea dei destinatari. In particolare, come succede ogni anno, le risorse destinate ai contratti risultano talmente esigue da scoraggiare qualsiasi velleità in fase di contrattazione: Le tre cifre di aumento non ci saranno quindi neppure nel triennio 2022/24.

La gabbia salariale e il meccanismo di ripartizione spiegano il gap con gli altri paesi europei. Tuttoscuola.it ha pubblicato un  report che presenta una situazione  sconfortante, ma coerente con questi nodi.

Nell’ultimo rapporto Ocse pubblicato il 6 settembre scorso, Education at a glance 2021 risulta evidente  il divario stipendiale  degli insegnanti italiani con il resto del mondo.

E come rileva La Tecnica della scuola risulta eclatante anche il divario tra stipendi dei Dirigenti scolastici e quelli deli insegnanti italiani

Ai presidi stipendi iniziali di 50mila euro lordi, ai docenti neanche la metà

Una ricerca condotta dal Centro Studi Nazionale della Gilda, spazza via ogni alibi. Abbiamo perso tanto. Si legge “In 10 anni gli stipendi dei docenti italiani sono calati mediamente del 7% rispetto all’andamento dell’inflazione. Tradotto in altri termini, significa che dal 2007 a oggi le buste paga mensili si sono alleggerite di circa 170 euro lordi.”
Impietoso il confronto con i paesi europei.  “In Germania e in Francia le cose sono andate ben diversamene. Il lavoratore dipendente tedesco nel 2010 godeva già in media di una retribuzione lorda più alta di quello italiano, collocandosi a quota 35.621 e nel 2017 è salito di ben 3.825 euro quota 39.446 euro. Anche il lavoratore francese nel 2010 guadagnava di più del nostro – era a quota 35.724 – e nel 2017 porta a casa il 5,3 per cento in più collocandosi a 37.622 euro”.

Queste in sintesi le novità della Legge di Bilancio previste alla data di oggi.

Contratto

Pochissime le risorse aggiuntive per gli incrementi del triennio 2022/2024:

  • Dal 2024: €. 30 euro a testa lordo stato a regime
  • 2022: fondi stanziati 300 milioni di €.
  • 2023 500 milioni di €.
  • 2024 altri 500 milioni di €.

Educazione motoria alla Primaria

Qui la maggiore novità che fa seguito al precorso avviato dall’ex ministro Bussetti.
Si introducono due ore di educazione motoria alla primaria in orario aggiuntivo ma non. Al in che nel tempo pieno, dove saranno in compresenza dal prossimo anno solo nelle classi quinte e dall’anno successivo anche nelle quarte. Sarà costituita una classe di concorso ad hoc e saranno banditi concorsi specifici dal prossimo anno. I titoli di accesso saranno gli stessi delle classi di concorso A048, Scienze motorie e sportive negli istituti di istruzione secondaria di II grado e A049, Scienze motorie e sportive nella scuola secondaria di I grado + i 24 Cfu.

MOF

Le risorse stanziate dal governo per incrementare il fondo per il miglioramento dell’offerta formativa ammontano a 260 milioni di euro a regime dal 2022, 30 milioni per il 2020 e altri 30 milioni per il 2021, il che equivale mediamente a 30mila euro per ogni scuola.

Pensioni

Quota 102: 64 anni di età anagrafica e 38 anni di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2022;

Opzione donna: almeno 35 anni di contributi e almeno 60 anni di età.
I requisiti dovranno essere stati maturati entro il 31 dicembre 2021 e le domande di pensione potranno essere presentate per l’anno 2022 entro il 28 febbraio 2022.

Ape sociale anche ai docenti di scuola primaria oltre che dell’infanzia che abbiano maturato almeno 36 anni di contributi al 31 agosto 2022. Hanno titolo ad accedervi gli insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria in servizio da almeno 7 anni negli ultimi 10, o da almeno 6 anni negli ultimi 7 con almeno 36 anni di servizio (che scendono fino ad un minimo di 35 con un figlio o 34 con due figli) oppure gli invalidi almeno al 74% e gli assistenti dei disabili con 30 anni di contributi (articolo 1, comma 179, della legge 232/2016).

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Legge di Bilancio: ancora spiccioli per la scuola ultima modifica: 2021-10-31T07:21:13+01:00 da

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