Maturità 2023, tornano obbligatorie le prove Invalsi per accedere all’esame

di Viola Giannoli, la Repubblica, 29.11.2022.

I test reintrodotti tra i requisiti necessari anche per le terze medie. Come nell’era pre-Covid. L’Unione degli studenti: “Il ministro Valditara continua a ignorarci”
Gilda Venezia

I test Invalsi tornano a essere uno dei requisiti necessari per l’ammissione all’esame di maturità del 2023 e agli esami di terza media. La notizia è contenuta nella lettera che il presidente Invalsi Roberto Ricci ha inviato ai dirigenti scolastici di tutta Italia a fine ottobre per comunicare l’apertura delle iscrizioni alle prove Invalsi per gli studenti e le studentesse.

Nella lettera si legge che “lo svolgimento delle prove Invalsi 2023 costituisce requisito di ammissione all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione”. E, allo stesso modo, per l’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado, “lo svolgimento delle prove costituisce requisito di ammissione all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo d’istruzione”.

D’altronde, intervistato da Repubblica, il neoministro Giuseppe Valditara aveva preannunciato di aver “chiesto un contributo a personalità della cultura per ripristinare un esame di Stato che non sia più una maturità dell’emergenza“. Tornando quindi all’era pre-Covid, con i test Invalsi e magari anche con gli scritti a livello nazionale e una doppia materia. Anche se il responsabile della Scuola aveva definito “prematuro” parlare della esatte modalità di svolgimento dell’esame.

La scelta dei test fa però infuriare l’Unione degli studenti: “Nonostante le numerose proteste dello scorso anno per un esame di Stato meno nozionistico, frontale e performativo – dichiara la coordinatrice nazionale Bianca Chiesa – il ministro continua a ignorare gli studenti, riportando l’obbligatorietà delle prove Invalsi per l’accesso all’esame”. Uno strumento, secondo i ragazzi, “per valutare gli studenti dividendoli in aree, come se fossero dei numeri da controllare e da esaminare – aggiunge Alice Beccari – attraverso domande fatte di mere nozioni incapaci di rendersi un mezzo utile per la crescita e la formazione”.

Non solo, perché i ragazzi dell’organizzazione studentesca rimproverano a Valditara anche di aver convocato “il Forum delle associazioni studentesche più rappresentative (Fast) dopo aver già deciso le modalità della maturità”. L’esame che l’Uds propone prevede una tesina orale con tesina preparata dagli studenti e l’esclusione dei test Invalsi e dei Pcto (gli ex percorsi di alternanza scuola-lavoro) dai requisiti per l’esame.

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Maturità 2023, tornano obbligatorie le prove Invalsi per accedere all’esame ultima modifica: 2022-12-01T03:51:29+01:00 da
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