di Roberto Bosio, Associazione Docenti Articolo 33, 3.9.2019
– Tanti nel mondo della scuola ricorderanno le dichiarazioni del ministro Fioramonti, quando diceva che si sarebbe dimesso se non arriveranno entro la fine dell’anno 3 miliardi di euro in più per scuola e Università. Di queste cifre per ora, come rileva il Sole 24 Ore non c’è traccia nella nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (il Nadef).
I dati contenuti nella tabella R1, a pagina 48, rivedono al ribasso (dal 3,5 al 3,4% in rapporto al Pil) la quota di spesa pubblica dedicata al mondo dell’educazione. Questo taglio dello 0,1%, se venisse confermato in sede di legge di bilancio, significherebbe un taglio per l’istruzione di 1,8 miliardi di euro già dal prossimo anno.
E le previsioni sono di ulteriori cali in futuro: 3,2% del Pil nel 2025, al 3,1% nel 2030 e 3% nel 2035. La risalita inizia soltanto nel 2040. Vedremo ora cosa avverrà con la legge di Bilancio.
Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza – DEF 2019
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