dal blog di Gianfranco Scialpi, 19.8.2024.
Nuovo anno scolastico. L’avvio e il proseguimento cadenzati dal solito canovaccio. Confermato anche da un articolo su “La Stampa”
Nuovo anno scolastico. “Il ritorno del sempre uguale” (F. Nietzsche)
Nuovo anno scolastico. Scriveva F. Nietzsche “il ritorno del sempre uguale”. Il filosofo si riferiva alla ciclicità del tempo, andando oltre la concezione progressiva. Il pensiero però può benissimo essere adattato all’anno scolastico, ad ogni ripresa e sviluppo delle attività formative. E’ personale convinzione che poche sono le novità che caratterizzano ogni anno scolastico dai precedenti. Lo scrivevo in piena pandemia, ma anche passato quel tragico periodo le situazioni risultano invariate.
Il motivo è semplice: i problemi restano, aggravandosi. Quindi ecco lo scenario che presenta gli stessi nodi, favorendo ogni anno facile previsione che ha il merito di rivelare uno scenario quasi immutabile.
La conferma proviene anche da una interEssante riflessione di V. Petri su “La Stampa” ( “Quel calendario da incubo” 18 agosto).
Si inizia con le solite nomine in ritardo del personale docente (tempo indeterminato e determinato. Si prosegue poi con ” una spolverata di lamentele sull’edilizia scolastica verso settembre quando si riprende nelle aule torride e poi con l’arrivo della collezione autunno-inverno tornano i grandi classici del dibattito scolastico: i programmi da rivedere, il sistema di valutazione da rivedere, la scuola tutta da rivedere, con un generale accordo bipartisan riassumibile in «l’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare».
Breve parentesi di polemiche sulle pagelle di fine quadrimestre mentre in primavera è facile pronosticare un ritorno del dibattito sugli Invalsi, sulla loro utilità e l’interpretazione dei risultati degli ultimi anni, regione per regione, con tanto di exit poll, collegamenti in studio e commenti dopo la partita. Immancabile qualche polemica di costume sfruttando i tormentoni, che ritornano ciclicamente, in merito al dress code…”
Ovviamente il contributo menziona altro. Aggiungo altri nodi storici: le classi pollaio e la mancanza di sistema di ricambio e di ventilazione dell’aria Il Ministro, ovviamente tende a minimizzare o ad annunciare riforme (voto di condotta, divieto degli smartphone in classe…) e soluzioni miracolistiche (piano estate) che purtroppo non risolvono. In conclusione anche quest’anno la nave riprende il largo.
Apparentemente si presenta nuova, efficiente, ma chi lavora ogni giorno nelle aule è consapevole che non è sufficiente qualche operazione di maquillage per nascondere le criticità.
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Nuovo anno scolastico. Nuovo giro di giostra e vecchi problemi ultima modifica: 2024-08-19T16:34:14+02:00 da