di Andrea Carlino, La Tecnica della scuola, 30.1.2019
– Viene posticipata al 31 dicembre 2021 la prescrizione quinquennale dei contributi dei dipendenti del pubblico impiego.
Lo prevede il decreto quota 100.
All’articolo 19 del decreto si fa riferimento proprio alla prescrizione dei contributi Inps.
“All’art. 3 della legge 8 agosto 1995, n. 335, dopo il comma 10 è aggiunto il seguente: 10-bis. Per i rapporti di lavoro subordinato con le amministrazioni pubbliche di cui al Dlgs n. 165/2001, i termini di prescrizione dei commi 9 e 10, riferiti agli obblighi relativi alle contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria afferenti ai periodi di competenza fino al 31 dicembre 2014 non si applicano fino al 31 dicembre 2021, fatti salvi gli effetti di provvedimenti giurisdizionali passati in giudicato”.
Si tratta di un’ulteriore proroga rispetto a questo previsto dall’Inps. Con la circolare n. 117 dell’11 dicembre 2018, l’Ente di previdenza aveva prorogato il termine della prescrizione dei contributi Inps per i dipendenti pubblici al 1° gennaio 2020.
Ora un’ulteriore proroga al 31 dicembre 2021
Come verificare la propria posizione
Per verificare la propria posizione assicurativa il lavoratore può accedere all’estratto conto INPS, tramite PIN o tramite un Patronato.
Nel caso si riscontrassero lacune o incongruenze, il lavoratore può chiedere, sempre tramite PIN o tramite un Patronato, la variazione RVPA, istanza che non ha alcun termine di decadenza.
Importi pensionamento quota 100
Il messaggio dell’Inps
In attesa della pubblicazione della circolare illustrativa delle nuove disposizioni, con il messaggio 29 gennaio 2019, n. 395 si comunicano le modalità operative di presentazione delle relative domande di pensione, tramite l’accesso ai servizi online.
Tre sono in particolare gli articoli del testo che investono l’Istituto e le modalità di accesso alla previdenza: il numero 14 che fa riferimento proprio a Quota 100, il numero 15 che blocca a 42 anni e 10 mesi l’accesso all’anticipata fino al 2026 (un anno in meno per le donne) e il numero 16 che riguarda l’opzione donna. “In attesa della pubblicazione della circolare illustrativa”, dice l’Istituto, “si comunicano le modalità di presentazione delle relative domande di pensione”.
In attesa della pubblicazione della circolare illustrativa delle nuove disposizioni, con il messaggio, l’Inps comunica le modalità di presentazione delle relative domande di pensione.
Modalità di presentazione delle domande
Il cittadino in possesso delle credenziali di accesso (PIN rilasciato dall’Istituto, SPID o Carta nazionale dei servizi) può compilare e inviare la domanda telematica di accesso alla pensione disponibile fra i servizi on line, sul sito www.inps.it, nella sezione “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, ECOCERT, APE Sociale e Beneficio precoci”.
Una volta effettuato l’accesso e scelta l’opzione “NUOVA DOMANDA” nel menù di sinistra, occorre selezionare in sequenza:
- per la pensione c.d. quota 100: “Pensione di anzianità/vecchiaia” > “Pensione di anzianità/anticipata” > “Requisito quota 100”;
- per la pensione anticipata: “Pensione di anzianità/vecchiaia” > “Pensione di anzianità/anticipata” > “Ordinaria”;
- per la pensione anticipata c.d. opzione donna: “Pensione di anzianità/vecchiaia” > “Pensione di anzianità/anticipata” > “Contributivo sperimentale lavoratrici”.
Devono infine essere selezionati, in tutti e tre i casi, il Fondo e la Gestione di liquidazione.
La modalità di presentazione delle domande è utilizzabile da parte dei lavoratori iscritti alle Gestioni private, alla Gestione pubblica e alla Gestione spettacolo e sport, anche al fine di chiedere, per la pensione quota 100, il cumulo dei periodi assicurativi.
La domanda può essere presentata anche per il tramite dei Patronati e degli altri soggetti abilitati alla intermediazione delle istanze di servizio all’INPS ovvero, in alternativa, può essere presentata utilizzando i servizi del Contact center.
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