Piano Estate: siamo ancora nella nebbia della burocrazia e della politica

Gilda Venezia

dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 5.5.2021.

Piano scuola estate: mancano ancora tutte le indicazioni necessarie dal punto di vista contrattuale e sindacale. Non si sa se il servizio sarà valutabile in futuro.

Gilda Venezia

In un incontro al Ministero dell’Istruzione convocato dalla Direzione delle Risorse Umane e finanziarie, l’Amministrazione ha comunicato ai sindacati che è in fase di firma da parte del Ministero dell’Economia e Finanza il decreto che stanzia le risorse per il Piano Estate 2021. Come è ormai noto il piano prevede 150 milioni alle scuole erogati in proporzione al numero degli allievi frequentanti, 320 milioni da utilizzare come PON a favore in particolare delle regioni più svantaggiate del sud su presentazione di progetti PON specifici e 40 milioni per progetti presentati dalle scuole su bando di implementazione della legge 440.

Per procedere all’erogazione delle risorse servono i passaggi in Collegio dei Docenti, Consigli di Istituto e RSU per la contrattazione di Istituto. Il tutto entro due-tre settimane. Praticamente un percorso ad ostacoli aggravato dalla fase di progettazione delle attività proposte.

Peccato che manchino ancora tutte le indicazioni necessarie dal punto di vista contrattuale e sindacale. Quanto verrà pagato il docente disponibile per le attività estive? 35 € l’ora? 50 € come previsto per i corsi di recupero della secondaria di secondo grado? Se per i docenti a tempo indeterminato e i docenti a tempo determinato con contratto al 31 agosto le attività si configurano come “accessorie” e che abbisognano del passaggio contrattuale con le RSU di Istituto, per gli “altri” (docenti Covid licenziati con la fine delle lezioni, docenti a tempo determinato con contratto al 30 giugno, esterni assunti dalla scuola) che tipologia contrattuale sarà utilizzata? Contratto ad ore, individuale, contratto per periodi a tempo determinato su forfetario? E quanto verranno pagate tali attività che non possono configurarsi soprattutto nel mese di luglio e agosto come attività accessorie? Per un precario licenziato il 30 giugno è davvero conveniente spendersi in attività il cui contenuto e finalità sono avvolti nell’incertezza più totale piuttosto che avvalersi dell’indennità di disoccupazione? Queste ore o giorni fatti da un precario possono essere fatte valere come servizio valutabile per graduatorie e altro o no?

Un grande caos che mina dalle fondamenta la partenza del discutibile Piano Estate. Attendiamo risposte urgenti dal Ministro cui evidentemente preme vendere fumo alla stampa e all’opinione pubblica piuttosto che confrontarsi sui problemi reali che simili iniziative comportano per scuole e per docenti stressati da due anni di crisi Covid-19.

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Gilda degli insegnanti di Venezia

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Piano Estate: siamo ancora nella nebbia della burocrazia e della politica ultima modifica: 2021-05-05T06:05:00+02:00 da

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