Quota 100 penalizzazioni sino al 30%: smentito Salvini

Affaritaliani, 12.11.2018

Quota 100 pensioni che il governo varerà nel 2019 per permettere di andare in pensione in anticipo rispetto ai requisiti attualmente in vigore potrebbe portare penalizzazione pesanti sugli assegni dei futuri pensionandi. Lo dice una simulazione dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio che in audizione sullla Manovra ha provato a capire quali saranno gli effetti dell’entrata in vigore della misura. Secondo le stime dell’Upb, il taglio all’importo sarà variabile: da un minimo del 5,06% in caso di pensionamento con un solo anno di anticipo rispetto alla Legge Fornero, fino a un massimo del 34,17% con anticipo di 6 anni. Tutto dipende dalla minore quota di contributi versata che concorre alla formazione dell’assegno.  Matteo Salvini aveva escluso l’ipotesi. “Non ci sarà nessuna penalizzazione”, aveva detto. “Non ho capito da dove esca” questa simulazione, le sue parole.

Pensioni QUOTA 100 PENALIZZAZIONI E COSTI DELLA RIFORMA

Secondo l’Upb, proprio alla luce di queste penalizzazioni di quota 100 è improbabile che l’intera platea potenziale di possibili beneficiari della pensione anticipata – pari a 437 mila persone – decida di scegliere il pensionamento anticipato. E sempre secondo l’Upb in questo caso la spesa necessaria ammonterebbe a oltre 13 miliardi, circa il doppio di quanto stanziato in Manovra.  “Questa stima – ha chiarito il presidente dell’Upb Giuseppe Pisauro – non è ovviamente direttamente confrontabile con le risorse stanziate nel Fondo per la revisione del sistema pensionistico per vari fattori: dal tasso di sostituzione dei potenziali pensionati con nuovi lavoratori attivi a valutazioni di carattere soggettivo (condizione di salute o penosità del lavoro) o oggettivo (tasso di sostituzione tra reddito e pensione, divieto di cumulo tra pensione e altri redditi, altre forme di penalizzazione)”. Quindi se da un lato quasi mezzo milione potranno, in teoria, andare in pensione prima, una combinazione di fattori, tra cui proprio la penalizzazione dell’assegno, dovrebbe convincere una parte a restare al lavoro.

Pensioni QUOTA 100, contributi dei pensionati anticipati beffa. 

Quota 100 pensioni, doppia beffa sui contributi riguardanti la pensione anticipata per i lavoratori in uscita a partire dal 2019? Conviene la formula 38 anni di contributi e 62 anni? Secondo Il Sole 24 Ore ritirarsi in anticipo da lavoro porterebbe una perdita dell’assegno futuro di pensione sotto due aspetti: minori contributi versati dai lavoratori con l’uscita anticipata e minore rivalutazione dei propri contributi a causa della congiuntura sfavorevole dei titoli di Stato. Insomma, l’uscita a 62 anni con quota 100 comporterebbe una doppia perdita che potrebbe quantificarsi nei 5 anni di minori contributi versati rispetto alle Pensioni di vecchiaia (a 67 anni) e in una rivalutazione dei contributi dovuti alla sfavorevole congiuntura economica. Inutile dire che, secondo questa logica anche l’uscita con quota 100 a 63, 64, 65 e 66 anni avrà un impatto negativo sugli assegni pensionistici. Più è bassa l’età di uscita per la pensione, più il coefficiente è basso e così l’importo della pensione.

Pensioni QUOTA 100, Fornero: “Dal governo una ‘controriforma’ a debito”.

Il governo fa una “controriforma” delle Pensioni “a debito” ma di fatto non smonta la Fornero. Questa l’opinione dell’ex ministro del Lavoro del governo Monti, Elsa Fornero, intervenuta questa mattina a Elle active! all’universita’ Bicocca di Milano. “Hanno detto: stracceremo la riforma Fornero, lo fanno? No, lo fanno a debito per il prossimo anno, ma molti lavoratori si accorgeranno che la pensione anticipata e’ piu’ povera”, ha spiegato l’ex ministro. “Questa controriforma delle Pensioni – ha aggiunto – mi sembra ispirata a marcare differenza tra quelli di prima e loro. Non ho mai sentito inserire la proposta di controriforma in un discorso su dove va la demografia italiana. Le tendenze sono scritte e dicono che avremo una popolazione sempre piu’ inferiore, quindi avremo problemi di forza lavoro”. Per l’ex ministro “si e’ sventolata la bandiera di smontare la Fornero. In campagna elettorale c’e’ stato lo fruttamento di due poli: immigrati e posticipo pensionistico come dannazione”.

Pensioni e QUOTA 100, Elsa Fornero attacca il governo.

In ogni caso, ha spiegato la Fornero, e’ sbagliata “l’idea che ci sia una sostituzione tra chi esce e chi entra. Sono state dette frasi iperboliche su 3 assunti per ogni persona che va in pensione. Ma questo non ha economicamente nessun fondamento. Dove il mercato del lavoro funziona c’e’ spazio per piu’ giovani e meno giovani e le donne”. Ricordando l’esperienza del governo Monti, quindi, l’ex ministro ha spiegato: “Noi non ci siano potuti permettere la flessibilita’ per una questione di drammatica crisi finanziaria, che spero questa manovra non riproduce”. Duro poi il giudizio sul trattamento riservato alle donne: “Alle donne si dice che devono stare a casa a fare le nonne e le si fa uscire con una pensione piu’ bassa. Ha ragione Boeri a dire che c’e’ maschilismo”. E sul fatto che la riforma Fornero sullePensioni sia la meno popolare, l’ex ministra ha sottolineato: “E’ stata sempre presentata come austerita’ voluta dalla cancelliera Merkel per salvare le banche tedesche. Io la spiego come bilanciamento economico tra le generazioni, le persone capiscono e non sono preda di slogan”.

Pensioni Quota 100 e Opzione donna: la trappola dei contributi figurativi. 

Una domanda gira in queste ora in tema di riforma pensioni: con Quota 100 o ad Opzione Donna si potrà richiedere il riconoscimento dei contributi figurativi? La certezza sin qui è su Opzione Donna, per cui il decreto è già scritto. Infatti la misura sarà prorogata senza alcun cambiamento salvo l’incremento di un anno del requisito anagrafico per l’adeguamento con le aspettative di vita. E quindi, come già successo in passato, per raggiungere il requisito contributivo necessario non si potranno contare i contributi figurativi. Su quota Per quanto riguarda Quota 100 il decreto deve ancora essere scritto e dunque in divenire. Non ci sono certezze anche se sul possibile riconoscimento dei contributi figurativi i rumors di questi giorni parlano al massimo di 2-3 anni.

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Quota 100 penalizzazioni sino al 30%: smentito Salvini ultima modifica: 2018-11-13T04:58:09+01:00 da
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