di Andrea Carlino, La Tecnica della scuola, 6.9.2019
– Uno dei temi più caldi nell’attualità politica, almeno fino al mese di luglio, è stata l’autonomia differenziata.
La Lega, vecchio partner politico del Movimento Cinque Stelle, premeva per accelerare nel cammino della regionalizzazione. Il quadro politico, però, è mutato e già nelle scorse ore sono iniziate le riflessioni sull’argomento.
Che fine farà la scuola nel progetto di regionalizzazione? Lombardia e Veneto avevano proposto l’autonomia differenziata degli insegnanti con due obiettivi: da una parte aumentare i fondi per la contrattazione decentrata, dall’altro, invece, contrastare il fenomeno delle cattedre vuote.
All’orizzonte, secondo quanto rende noto il Sole 24 Ore, c’è un ripensamento integrale del processo di autonomia differenziata e i tempi sembrano essere abbastanza lunghi.
Non sembra, inoltre, che l’attuale ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, voglia insistere sull’argomento come fatto in passato dal suo predecessore, Marco Bussetti.
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Regionalizzazione, il destino della scuola nelle mani del governo giallorosso ultima modifica: 2019-09-07T04:14:35+02:00 da