di Pasquale Almirante, La Tecnica della scuola, 17.2.2019
Il ruggito di Zaia
E, intervistato dal Corriere della sera, tuona: “Lancio la mia sfida: si approvi l’accordo con il Veneto e lo si proponga a tutte le Regioni. Il lavoro lo abbiamo già fatto noi, gratuitamente. Io ho fiducia in Matteo Salvini: penso che sia l’unico che in questa fase possa trovare la sintesi con Luigi Di Maio. Per noi, non approvare l’autonomia sarebbe un’ecatombe istituzionale e politica. Per i 5 stelle sarebbe il sancire che le Nugnes e De Falco dettano la linea. Ma io sono per la linea di Di Maio, non di questi. Ricordo che i 5 stelle hanno sostenuto il referendum sia in Lombardia che in Veneto. E hanno sottoscritto il contratto di governo in cui l’autonomia è una delle nostre doti più importanti, e ricordo che di autonomia si parla anche nel Def”.
Ossequiosi della Costituzione
“Noi – ammonisce ancora il Governatore leghista del Veneto- stiamo facendo esattamente quanto è scritto in Costituzione. Per la precisione, abbiamo agito sulla base della riforma del Titolo V voluta nel 2001 dal Pd. Eppure, leggiamo che il rispettare la Costituzione è un atto di secessionismo. Vuol dire che qualcuno non è connesso con il suo cervello. Nessuno vuole impedire al Parlamento di esprimersi. Io trovo che sia assolutamente legittimo che se ne discuta. Fermo restando che la Costituzione è chiara: firma dell’intesa tra premier e governatore, approvazione dell’intesa in Parlamento. Con un sì o un no. Non lo dice Luca Zaia”.
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