Orizzonte Scuola, 2.9.2015
Questa una delle numerose domande giunte in redazione sull’avvio della riforma “La Buona scuola”. Proviamo a dare una risposta.
Riguardo alle RSU, nella legge, non è affermato nessun principio che ostacoli la loro partecipazione alla gestione della scuola o al nucleo di valutazione; difatti i docenti eletti come RSU non perdono al momento dell’elezioni a rappresentare i diritti dei lavoratori all’interno della istituzione scolastica, i diritti e i doveri della funzione docente, pertanto sono docenti a tutti gli effetti e possono anche essere destinatari di incarichi.
Anzi, da come si stanno mettendo le cose, dato che il collegio dei docenti è chiamato a scegliere i membri del Comitato per la valutazione che avrà il compito di individuare i criteri per l’assegnazione del merito, sarebbe auspicabile far rientrare la RSU all’interno del comitato quale garanzia e trasparenza nei lavori in seno all’organo collegiale.
Tale indicazione ha una prospettiva altamente sindacale e come tale, l’inserimento della RSU all’interno del comitato, dovrebbe scaturire dall’intelligenza del collegio dei docenti e dalla volontà di essere tutelati anche in questo ambito. Certo è che il MIUR non può legiferare sulla RSU.