il Sussidiario, 19.4.2022.
,Riforma pensioni, con l’aumento dell’inflazione crescono le risorse da destinare alla rivalutazione degli assegni pensionistici in essere
RIFORMA PENSIONI 2022, I DATI DEL DEF
Come evidenzia Milano Finanza, “mentre per i fondi di previdenza complementare il 2022 si è aperto in salita per via del boom dell’inflazione, gli importi degli assegni pubblici percepiti da chi è in pensione saranno invece un po’ più alti quest’anno.
Nel nuovo Documento di Economia e Finanza (Def) si prevede che l’inflazione, a causa soprattutto del rincaro delle materie prime e dell’energia, aumenti del 5,8% nel 2022 contro una previsione dell’1,6% contenuta lo scorso autunno nella Nadef (la Nota di Aggiornamento del Def)”. Va ricordato anche che “per il 2022 il recupero dell’inflazione è stato fissato lo scorso novembre al +1,7% salvo conguaglio da effettuarsi nel 2023, una volta che si conoscerà l’importo definitivo dell’inflazione dell’intero 2022”.
LE RISORSE “TOLTE” ALLA RIFORMA DELLE PENSIONI 2022
Considerando la stima contenuta nel Def, 5,8%, il conguaglio dell’anno prossimo potrebbe quindi essere superiore al 4%, con effetti importanti sia sull’importo delle pensioni, che per i conti pubblici, portando a una crescita della spesa pensionistica su Pil, un parametro che viene tenuto sotto stretta osservazione soprattutto a Bruxelles e che già oggi, vista la crescita prevista nei prossimi anni, sta ponendo paletti non indifferenti nella definizione della misura di riforma delle pensioni che dovrà sostituire Quota 102 proprio a partire dall’anno prossimo. Va anche detto che l’inflazione effettiva potrebbe anche essere superiore alle stime inserite nel Def e questo potrebbe dunque acuire i problemi evidenziati. Vedremo se e come questi verranno presi in considerazione nel confronto tra Governo e sindacati che dovrebbe riprendere presto.
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Riforma pensioni 2022 – Le risorse tolte dalle rivalutazioni ultima modifica: 2022-04-19T06:25:14+02:00 da