di Simone Micocci, Money.it, 19.11.2018
La riforma delle pensioni ha ottenuto il via libera dell’Unione Europea; l’iter che porterà all’approvazione del decreto per Quota 100 può finalmente partire.
Il Presidente del Consiglio – Giuseppe Conte – è intervenuto al Senato per spiegare le novità della Legge di Bilancio soffermandosi sull’accordo siglato con l’Unione Europea per un deficit al 2,04%; un accordo, raggiunto dopo un serrato confronto tecnico caratterizzato da forti connotazioni politiche, che però non va a toccare Quota 100 né il reddito di cittadinanza.
Come dichiarato dal Presidente del Consiglio davanti all’aula del Senato, quindi, reddito di cittadinanza e Quota 100 “partiranno nei tempi previsti”.
Il Premier ha poi sottolineato che, nonostante le pressioni avute dall’Unione Europea, “il Governo non ha arretrato”, confermando le misure più importanti previste dalla Legge di Bilancio e allo stesso tempo evitando la procedura d’infrazione.
Maggiore cautela da parte dei vertici europei. Ad esempio, il Vicepresidente della Commissione UE – nonché responsabile per l’Euro – Valdis Dombrovskis ha descritto la soluzione sul tavolo come la “non ideale per dare una soluzione a lungo termine per i problemi economici italiani”.
L’Italia quindi continuerà ad essere monitorata dall’UE, ma nel frattempo si potrà procedere con l’approvazione della Legge di Bilancio con la quale saranno stanziate le risorse per la Quota 100.
Ufficiale, Quota 100 da febbraio
Durante l’intervento in Senato, quindi, il Presidente del Consiglio ha confermato la roadmap iniziale per l’introduzione di reddito di cittadinanza e Quota 100. Nel dettaglio, il primo dovrebbe partire a marzo 2019, ma già dagli inizi del nuovo anno verrà avviato il potenziamento dei centri per l’impiego, mentre Quota 100 partirà a febbraio.
Tutto però dipenderà dal tempo che il Governo impiegherà per elaborare ed approvare il decreto contenente le indicazioni sul funzionamento di Quota 100. Nella Legge di Bilancio, infatti, saranno solamente stanziate le risorse economiche per avviare questa nuova forma di pensionamento anticipato, ossia 4,7 miliardi di euro per il 2019, 8 miliardi per il 2018 e 7 miliardi per il 2020.
Per quanto riguarda l’approvazione della Legge di Bilancio 2019 molto probabilmente bisognerà aspettare la prossima settimana; questo venerdì, infatti, ci potrebbe essere la votazione al Senato del testo della manovra, sul quale verrà posta la questione di fiducia. La prossima settimana invece il testo tornerà alla Camera per la terza lettura e per la votazione definitiva (sempre con voto di fiducia).
Per il decreto di Quota 100, quindi, bisognerà attendere almeno fino a gennaio.
Secondo i piani del Governo comunque le prime domande per il pensionamento con Quota 100 saranno possibili già da febbraio: ricordiamo però che per andare effettivamente in pensione bisognerà attendere la prima finestra di accesso utile, che dovrebbe essere prevista ad aprile 2019.
Quindi, se il Governo dovesse rispettare le tempistiche prestabilite coloro che hanno maturato i requisiti per Quota 100 ne potranno fare domanda a febbraio 2019, per poi continuare a lavorare fino ad aprile quando ci sarà l’effettivo collocamento in quiescenza.
Non cambia la platea dei beneficiari di Quota 100
Conte ha poi sottolineato che non solo i tempi previsti per l’attuazione di Quota 100 non sono cambiati ma che anche la platea dei beneficiari non è stata ridotta.
A poter andare in pensione con Quota 100 quindi saranno complessivamente 500mila lavoratori nel 2019; non tutti coloro che matureranno i requisiti necessari (età minima 62 anni più 38 anni di contributi) faranno però ricorso a questa misura poiché decideranno di continuare a lavorare, rimandando ad un futuro prossimo l’accesso alla pensione, per aumentare il proprio montante contributivo ed ottenere un assegno più alto una volta che sarà collocato in quiescenza.
Conte ha concluso assicurando che il Governo ha effettuato le apposite relazioni tecniche per verificare, in base alle indicazioni date dall’Unione Europea, la percorribilità di queste misure. Per i calcoli c’è voluto tempo, ma questi hanno rilevato che le risorse necessarie per Quota 100 e reddito di cittadinanza sono inferiori a quelle inizialmente previste; in questo modo è stato possibile ridurre le risorse della Legge di Bilancio senza modificare alcunché di quanto stabilito inizialmente.
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Riforma pensioni, Conte annuncia: “Quota 100 ufficiale da febbraio” ultima modifica: 2018-12-20T05:31:48+01:00 da