Il Sole 24 Ore 25.6.2015.
Al Senato è il giorno della riforma della “Buona scuola”. Questa mattina il governo ha posto la questione di fiducia su un emendamento interamente sostitutivo del testo del ddl trasmesso dalla commissione Cultura, e la Conferenza dei capigruppo ha poi fissato la prima chiama intorno alle 16. Confermata quindi l’accelerazione sulla delega, che dovrebbe approdare alla Camera il prossimo 7 luglio, per consentire già dal prossimo anno scolastico l’immissione in ruolo dei 100mila precari: tempi stretti quindi e terza lettura blindata, tra le proteste delle opposizioni.
Il M5S mette in scena il “funerale della scuola pubblica”
La più clamorosa è stata quella dei senatori a 5 Stelle, che hanno messo in scena un vero e proprio «funerale alla scuola pubblica uccisa dal governo», causato dalla scelta di mettere la fiducia sul maxi-emendamento che contiene la riforma. Nel momento in cui la ministra per le Riforme Maria Elena Boschi ha ufficializzato in Aula la richiesta di voto di fiducia i grillini hanno acceso lumini elettrici ed esposto cartelli inequivocabili con la scritta: «R.i.p (riposa in pace, ndr) scuola pubblica». I senatori si sono poi tolti le giacche per mostrare le camicie listate a lutto. «In questo modo – spiegano i senatori cinquestelle – viene ulteriormente umiliato il Parlamento».
Insegnamento gender, incontro Ap con il governo
Questa mattina, prima dell’inizio dei lavori d’Aula, i centristi di maggioranza di Ap (Ncd-Udc) hanno incontrato le ministre per l’Istruzione Stefania Giannini e per i Rapporti con il Parlamento e le Riforme Maria Elena Boschi per confermare l’intenzione di appoggiare la riforma solo a condizione che sia modificata la norma sull’insegnamento che a giudizio dei parlamentari cattolici di fatto comporta il riconoscimento nell’ordinamento dei «gender» come terzo genere, distinto da femminile e maschile.
Flash mob degli studenti contro la “Buona scuola”
La maratona di voto sulla riforma è accompagnata da diverse contestazioni di piazza, con flash mob a sorpresa di studenti davanti al ministero di viale Trastevere, al Colosseo, a Ponte Garibaldi, Ponte Milvio, Piramide e San Pietro in Vincoli, dove sono stati srotolati striscioni con le scritte «No alla Buona Scuola di Renzi» e «Fiducia nel Palazzo, sfiducia nelle scuole».