Alessandro Giuliani, La Tecnica della scuola, 10.4.2017
– “Che l’Italia sia il Paese in cui la scuola garantisce tre mesi di vacanze consecutive, è un dato di fatto, riferito ovviamente agli studenti”.
Lo ha detto Mario Pittoni, responsabile federale Istruzione della Lega Nord, spiegando lo spirito dell’intervento tenuto l’8 aprile da Matteo Salvini, leader della Lega Nord, nel corso dell’incontro di Torino “Riprendiamoci il lavoro”.
Le parole di Salvini erano state le seguenti: “Per la scuola siamo l’unico Paese che fa tre mesi di vacanze consecutive all’anno e se non ci sono i nonni, si resta fregati“.
“Si riferiva ai genitori che lavorano e non sanno a chi affidare i figli – spiega oggi Pittoni -: gli insegnanti non c’entrano nulla. È un problema segnalato da molte famiglie, per il quale il Carroccio chiede soluzioni”.
Ora, che Salvini non avesse puntato il dito contro gli insegnanti lo avevamo sottolineato anche noi. “Nel senso che il suo intervento era finalizzato solo ad allungare i giorni di attività scolastica”, avevamo scritto.
Siamo convinti però anche del fatto che quello sollevato dal leader del Carroccio è un problema non facilmente risolvibile: con quali figure adulte-educative dovrebbero rimanere gli alunni sino a fine giugno e da dopo Ferragosto in poi, visto che i docenti sono impegnati in una serie di attività imprescindibili? Ed in quali strutture, visto che le scuole non sono dotate di condizionatori d’aria ed in estate in aula si superano i 40 gradi? Si accettano consigli.
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Salvini: i tre mesi di vacanze le fanno solo gli alunni, problema per i genitori ultima modifica: 2017-04-11T04:41:00+02:00 da