Sciopero test Invalsi, i 5 Stelle: «Insieme con chi boicotta»

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di Claudia Voltattorni, Il Corriere della sera, 30.4.2017

– La protesta del mondo della scuola contro le prove di valutazione degli studenti. Nota del Movimento: «Con i test bambini e ragazzi trattati come prodotti da supermercato».

Bambini e ragazzi «come prodotti da supermercato cui dare un prezzo e un valore». Oppure «marchiati a vita con un numero che entra in pagella, che entra per sempre nel curriculum dello studente». E così «la bellezza di un ragazzo, tutte le sue altre capacità non varranno più nulla». Perciò, «una volta al governo cancelleremo il sistema di potere dei test Invalsi». Nel frattempo, «sosteniamo chi lo boicotta». Dalla prossima settimana ci saranno scioperi, assemblee, proteste pur di non far sostenere il test che valuta il livello di apprendimento di alunni e studenti italiani in italiano e in matematica. E il Movimento 5 Stelle appoggerà le proteste del mondo della scuola che vorrebbe abolirlo, perché quello dell’Invalsi, si legge in una nota dei grillini, «è un sistema che ha la volontà di piegare la scuola sotto indici economici e aziendali».

Scioperi e proteste

I parlamentari grillini si schierano così a fianco di insegnanti e studenti che protesteranno contro «un sistema che mortifica le diversità, la creatività e il pensiero divergente». Cobas e Unicobas hanno proclamato due giorni di sciopero il 3 e il 9 maggio, in coincidenza del primo giorno di test di italiano per gli alunni di seconda e quinta elementare e del giorno del test di matematica per gli studenti del secondo anno delle scuole superiori. Il 3 si asterranno dal lavoro docenti e personale Ata di asili, elementari e medie. Il 9 toccherà invece agli insegnanti delle scuole superiori. E quel giorno pure gli universitari di Uds e Link scenderanno in piazza in molte città d’Italia «per rivendicare un’istruzione davvero inclusiva e gratuita».

I test contestati

Gran parte del mondo della scuola non ama i test Invalsi, considerati troppo nozionistici e contrari ad ogni senso critico. Ogni anno, nei giorni dei quiz, in molte classi scoppia la protesta con boicottaggi sia da parte degli studenti ma anche di molti insegnanti. A favore dei test la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli che pochi giorni fa li ha definiti «prove necessarie per arrivare all’esame, ma non più oggetto di esame» e «importanti come valutazione per le scuole, ma è importante che le stesse famiglie siano a conoscenza dello stato di apprendimento dei ragazzi». Il 15 giugno, l’ultimo test Invalsi riguarderà gli studenti delle terze medie.

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Sciopero test Invalsi, i 5 Stelle: «Insieme con chi boicotta» ultima modifica: 2017-04-30T19:19:46+02:00 da
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