di Antonio Cosenza, Money.it, 3.6.2020
– Scuola, per il rientro a settembre alcuni Dirigenti Scolastici vorrebbero aumentare l’orario di insegnamento settimanale. Ma possono farlo?
Scuola, con il rientro a settembrepotrebbe aumentare l’orario settimanale di insegnamento del personale docente.
Niente di certo ancora, visto che per il rientro in classe per il prossimo anno scolastico sono ancora tanti gli argomenti su cui discutere, ma si tratta di una possibilità visto che la proposta riguardante l’aumento dell’orario di insegnamento per i docenti italiani è stata presentata direttamente al MIUR da un gruppo di Dirigenti Scolastici, secondo i quali ci sono le basi normative affinché questa decisione possa essere presa in autonomia dalle scuole.
Solo ieri vi abbiamo parlato del fatto che per molte scuole non sarà semplice rispettare le linee guida del comitato tecnico scientifico ed è per questo che il rientro in classe a settembre è a rischio. Ad oggi, l’unica possibilità per garantire il distanziamento sociale è quella di dividere le classi in piccoli gruppi e per fare ciò potrebbe essere necessario incrementare l’orario settimanale di lezione.
L’ultimo ad averci provato è stato l’ex Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, il quale voleva portare l’orario di insegnamento dei docenti – nella scuola secondaria – da 18 a 24 ore settimanali, a parità di stipendio. Una proposta che poi si è conclusa con un nulla di fatto, ma i nuovi sviluppi legati all’emergenza epidemiologica da COVID-19 potrebbero richiedere un nuovo intervento in questa direzione.
A tal proposito, alcuni Dirigenti Scolastici in queste ore hanno inviato al Ministero dell’Istruzione una proposta che vede l’incremento dell’orario settimanale di insegnamento attraverso l’applicazione del principio della maggiore flessibilità oraria. Un principio che già oggi è riconosciuto dalla legge e che, secondo i DS interessati, attribuisce alle scuole il potere di poter incrementare l’orario di servizio dei docenti.
Perché l’orario di servizio dei docenti potrebbe aumentare a settembre
La maggiore flessibilità oraria richiesta dai Dirigenti Scolastici per garantire lo svolgimento in sicurezza delle attività in presenza andrebbe inevitabilmente ad aumentare l’orario settimanale di insegnamento.
Eppure sembra che per i Dirigenti Scolastici questa sia una possibilità concreta visto che sarebbe la stessa normativa vigente a prevederlo. Nel dettaglio, ci riferiamo alla Legge Bassanini (legge 59/1997) sull’autonomia scolastica che nell’articolo 21 specifica che “l’autonomia delle istituzioni scolastiche e degli istituti educativi si inserisce nel processo di realizzazione dell’autonomia e della riorganizzazione dell’intero sistema formativo”.
Il comma VIII dello stesso articolo, poi, precisa che questa autonomia organizzativa è finalizzata alla “realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico, alla integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all’introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale”.
Cosa significa questo? Che l’autonomia può anche comportare il superamento dei vincoli in merito all’orario delle lezioni, dell’unitarietà del gruppo classe e delle modalità di organizzazione e impiego dei docenti. Tutti strumenti che sembrano essere fondamentali per garantire il rientro in classe – in sicurezza – a settembre.
In ogni caso, anche se in autonomia le scuole dovranno rispettare i limiti di giorni di attività didattica annuale previsti a livello nazionale ed ogni decisione dovrà essere conforme agli obblighi annuali di servizio dei docenti previsti dai contratti collettivi.
Secondo i Dirigenti Scolastici firmatari della proposta, quindi, la legge sull’autonomia da sola sarebbe sufficiente per fare in modo che le ore di servizio della collegialità, così come pure le ore di servizio degli adempimenti individuali, possano essere trasformate in ore di lezione. Ma sarà veramente così?
Perché l’orario di insegnamento non aumenterà a settembre
Tuttavia, sembra che questi Dirigenti Scolastici abbiano dimenticato qualcosa, ovvero che la sola normativa sull’autonomia scolastica non permette di intervenire sull’orario di insegnamento. Questo perché l’orario di servizio è materia di contrattazione collettiva nazionale e per questo motivo qualsiasi modifica oraria dovrà necessariamente passare dal rinnovo del contratto.
Contratto che ad oggi appare scaduto da circa un anno e mezzo e molto probabilmente la firma sul nuovo accordo arriverà solamente nel 2021. Al momento, visti anche i rapporti ormai logori tra il Ministro dell’Istruzione e i sindacati, non ci sono le basi per riaprire la trattativa; ecco perché difficilmente ci sarà un aumento di orario di insegnamento, con i Dirigenti Scolastici che dovranno trovare un’altra soluzione per garantire il rispetto delle linee guida fissate dal comitato tecnico scientifico.
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Scuola: a settembre aumenta l’orario settimanale di insegnamento? ultima modifica: 2020-06-03T09:44:21+02:00 da