Scuola, come si rientra a settembre: tutte le regole ufficiali del Miur

di Teresa Maddonni, Money.it, 11.8.2020.

Scuola: come si rientra a settembre? Tutte le regole ufficiali del Miur sono contenute nelle Faq che il ministero ha pubblicato sulla sua pagina ufficiale chiarendo eventuali dubbi di famiglie e insegnanti.

Gilda Venezia

Scuola, come si rientra a settembre lo spiega chiaramente il Miur che fornisce tutte le regole ufficiali per il prossimo anno scolastico 2020/2021.

Il ministero dell’Istruzione, a seguito delle linee guida del Cts e del Piano scuola, pubblica le Faq per il rientro a scuola a settembre cercando di fare chiarezza sui dubbi di docenti, studenti e genitori.

Una pagina dedicata, Rientriamo a scuola, in cui si possono consultare anche i documenti ufficiali del Miur tra i quali l’ultimissimo relativo alla Didattica Digitale Integrata. Vediamo allora come cambia la scuola a settembre e come rientreranno alunni, insegnanti e personale scolastico non docente sulla base delle regole ufficiali fornite dal ministero.

Scuola: per il rientro le regole ufficiali del Miur

Per la scuola a settembre e il rientro le regole ufficiali fornite dal Miur si evincono dalle Faq cui il dicastero guidato da Lucia Azzolina risponde.

Al di là dei documenti ufficiali consultabili sulla pagina di Rientriamo a scuola, come anche gli indirizzi degli Uffici scolastici regionali o anche le indicazioni del Comitato tecnico-scientifico che ha accompagnato l’attività ministeriale e governativa in questi mesi, vi è la sezione “Domande e risposte” che offre interessanti spunti.

Si tratta di 29 domande con relative risposte, dubbi di insegnanti, alunni e genitori che vengono chiariti. Anche sul primo giorno di rientro a scuola il ministero fornisce chiarimenti laddove le singole Regioni hanno già deliberato il prossimo calendario scolastico 2020/2021 con una data di inizio cui si sono adattate quasi tutti gli istituti di italia.

Come chiarisce il Miur il rientro a scuola a settembre è previsto, come da Ordinanda firmata da Azzolina lo scorso 24 luglio, il 14 settembre. Come chiarisce il Miur solo un numero marginale di Regioni ha deciso di discostarsi da questa data come per esempio la Puglia che riapre il 24 settembre.

Dal 1° settembre partono, invece, le attività d’integrazione e recupero degli apprendimenti per tutti gli alunni che non hanno raggiunto la sufficienza e per coloro che i docenti riterranno proficuo coinvolgere, anche in attività di consolidamento o potenziamento, come sottolinea il Miur.

Il Miur sulla didattica a distanza chiarisce:

“Si tornerà in classe e il servizio scolastico sarà erogato con le lezioni in presenza. La didattica digitale potrà essere utilizzata in modo complementare e integrato solo nella scuola secondaria di secondo grado, come previsto nel Piano Scuola 2020/2021 del 26 giugno 2020 e come ribadito nelle Linee Guida per la Didattica Digitale Integrata. Solo in caso di una nuova sospensione delle attività in presenza, dovuta a motivi emergenziali, si renderà necessario il ricorso alla Didattica digitale integrata per tutti gli altri gradi di scuola.”

Vediamo quali sono le altre regole ufficiali per il rientro a settembre.

Rientro a scuola a settembre: orario delle lezioni

Tra le indicazioni ufficiali del Miur per il rientro a settembre anche quelle che riguardano l’orario delle lezioni. Il Miur chiarisce, come Azzolina stessa ha fatto in più di un’occasione, che l’unità oraria può essere flessibile, quindi durare meno di un’ora, per una più efficace organizzazione delle attività didattiche, ma “non si perderà neanche un minuto del monte orario previsto. La riduzione dell’unità oraria è già adottata in molte scuole, poiché prevista da più di venti anni dal Regolamento sull’Autonomia scolastica.”

Avevamo già detto delle notizie un po’ approssimative circolate sul rientro a scuola alle 7 di mattina e infatti il Miur ha chiarito che no, questo non è previsto. Non si inizieranno le lezioni alle 7 del mattino, comunica viale Trastevere e aggiunge:

“A meno che, nel caso dei più piccoli, non sia previsto un servizio di pre-scuola a cui le famiglie decidano di aderire. Nel caso dei più grandi le scuole organizzeranno gli ingressi per evitare assembramenti, ma sempre tenendo conto delle esigenze delle famiglie e degli studenti.”

L’uso della mascherina e misurazione della temperatura

Altra questione che chiarisce il Miur riguarda l’uso della mascherina e la misurazione della febbre se debba avvenire a scuola o a casa quando ogni giorno dal 14 settembre, giorno più giorno meno, ragazzi e bambini rientreranno in aula.

Per quanto concerne l’uso della mascherina chiarisce il Miur che:

“Il Comitato Tecnico Scientifico per l’emergenza (CTS) si esprimerà nel mese di agosto sull’obbligo di utilizzo della mascherina per gli studenti di età superiore a 6 anni. Per chi ha meno di 6 anni è già previsto che non si debba utilizzarla.”

Specifica ancora il ministero dell’Istruzione che per i bambini sotto i 6 anni non è previsto l’uso delle mascherine che invece saranno indossate dal personale come stabilito dalle Linee guida per infanzia e primaria.

Sempre sull’uso della mascherina il Miur chiarisce che gli alunni con disabilità non dovranno indossarla se la disabilità stessa non è compatibile con l’uso continuativo del dispositivo di protezione. Per quanto riguarda il personale che interagisce con gli alunni che hanno disabilità il ministero specifica:

“Per il personale si potrà prevedere, in aggiunta alla mascherina, l’utilizzo di ulteriori dispositivi di protezione individuali per occhi, viso e mucose, tenendo conto della tipologia di disabilità e di ulteriori indicazioni impartite dalla famiglia dell’alunno/studente o dal medico.”

Per quanto concerne la misurazione della temperatura il Miur spiega che questo debba avvenire a casa e che un alunno che abbia una temperatura oltre i 37,5° o altri sintomi simil-influenzali, secondo i Protocolli di sicurezza e le indicazioni del Cts, ha l’obbligo di rimanere a casa. Il motivo? Lo dice il Miur:

“Uno studente che ha la febbre e non sa di averla non deve salire sull’autobus o stare in fila insieme ad altre centinaia di ragazzi davanti alla scuola. Sarebbe un rischio per l’intera comunità.”

Il ministero dell’Istruzione comunica che in caso di dubbi sulla sicurezza degli alunni è stato adottato l’help desk, vale a dire un servizio dedicato per richiedere assistenza e un numero verde 800.90.30.80, attivo dal 24 agosto, dal lunedì al sabato, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00.

Nuovi banchi per il rientro a scuola

Il Miur ha chiarito anche la questione dei banchi che accoglieranno gli alunni di tutte le scuole al loro rientro a settembre. Il ministero spiega che il Cts per l’emergenza ha indicato il banco monoposto come una delle misure utili per consentire il distanziamento tra gli alunni. Il Miur spiega pertanto che l’acquisto di nuovi banchi oltre a garantire la sicurezza, permette di rinnovare arredi spesso molto obsoleti.

Per questo lo Stato ha deciso di avviare una gara europea, attraverso il Commissario straordinario di Governo, per un acquisto massivo di banchi monoposto.

“Il Governo, da gennaio ad oggi ha stanziato oltre 6 miliardi per la scuola, di cui 2,9 miliardi per la ripresa di settembre. Si sta investendo su edilizia scolastica, arredi, assunzioni di docenti e ATA, igienizzanti e tutto quello che servirà per la ripresa.”

Nuovi insegnanti per la ripresa in sicurezza

La ministra Azzolina ha più volte chiarito la sua intenzione di superare, per il rientro a scuola in sicurezza, la tipologia di quelle che sono state definite “classi pollaio”.

Pertanto nuovi insegnanti, tramite nuove assunzioni, sono stati previsti per garantire il distanziamento degli alunni da settembre. Il Miur ricorda come nel decreto Rilancio siano stati destinati a questo scopo 977 milioni di euroche consentiranno di avere 50mila tra docenti e ATA in più per la ripresa di settembre.

“Ogni Ufficio scolastico regionale, che rappresenta il Ministero sul territorio, avrà un proprio budget da utilizzare per assumere personale e sarà data priorità alle esigenze delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo (in particolare la primaria), insomma, ai più piccoli. La Ministra Azzolina ha già firmato l’ordinanza per distribuirlo. Con lo scostamento di bilancio di agosto arriveranno ulteriori risorse.”

 

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