di Gianna Fregonara e Orsola Riva, Il Corriere della sera, 25.5.2020
– Muro contro muro nella maggioranza: i democratici chiedono di assumere via graduatoria, i 5 Stelle una prova a crocette. La mediazione a Palazzo Chigi.
Il vertice per ricomporre la maggioranza sulla questione del concorso straordinario della scuola arriva in extremis, alle 23 dell’ultimo giorno utile prima di annunciare il voto di fiducia sul provvedimento che contiene oltre alle norme sulla prova a crocette per assumere di ruolo 32 mila precari, anche le regole per la maturità che comincia tra meno di un mese, il 17 giugno.
Il lodo Conte deve riportare la pace tra la ministra Lucia Azzolina e metà della maggioranza, cioè Pd e Leu che vorrebbero cambiare la norma contenuta nel decreto: vorrebbero cancellare il concorso facilitato — con una sola prova di ottanta domande a riposta multipla in ottanta minuti — che dovrebbe svolgersi quest’estate, probabilmente ad agosto, e procedere alle assunzioni direttamente dalle graduatorie, senza nessuna forma di selezione che non sia l’anzianità di servizio, mantenendo solo prova orale alla fine del primo anno di ruolo.
Lo scontro va avanti da mesi con Azzolina, il M5S e Italia Viva per il concorso — tra l’altro la prova semplificata è frutto di un compromesso faticoso raggiunto lo scorso dicembre — e Pd con Leu e l’opposizione da Lega a Fratelli d’Italia che in nome dell’emergenza coronavirus volevano saltare del tutto la prova. Il muro contro muro ormai più che sul merito era diventato politico, con impuntature di principio che non hanno permesso per settimane di fare alcun passo avanti.
Conte ieri sera aveva al suo fianco la ministra Azzolina al tavolo di Palazzo Chigi, quando si è collegato con i sottosegretari Anna Ascani (Pd) e Peppe De Cristofaro (Leu), il ministro Roberto Speranza e i capigruppo di Iv Davide Faraone e del Pd al Senato Andrea Marcucci. Una scelta simbolica per far capire che la mediazione non influisce sul governo. Pd e Leu, la scorsa settimana, avevano rifiutato di rinviare la prova del concorso, a tempi più «sicuri» e nel frattempo assumere i precari con almeno tre anni di servizio con un contratto a tempo determinato: chi supererà l’esame passerà poi al contratto a tempo indeterminato senza perdere diritti e anzianità di quest’anno. Per gli altri invece il contratto si interrompe a fine anno. «La prova a crocette non riconosce il merito», protestava ieri pomeriggio Camilla Sgambato, responsabile scuola del Pd, che chiedeva invece una «selezione alla fine del primo anno». Soluzione che il M5S ha sempre bocciato perché «anticamera di un nuovo condono».
Martedì o al più tardi mercoledì il testo sarà in aula, con la fiducia, e poi passerà alla Camera: il testo — con la mediazione — è blindato.
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