Scuola, il ministro Giannini: «Per la riforma mi do 8»

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Il Corriere della Sera  6.10.2015.  

L’anticipazione dell’intervista al settimanale Oggi:
il ministro dell’Istruzione sminuisce le contestazioni alla riforma e si promuove a pieni voti

«La riforma della scuola è in fase di attuazione. Il piano delle assunzioni è partito: sono stati assunti già 38 mila docenti e presto, a novembre, lasceranno il precariato altri 55 mila insegnanti. Le risorse, i tre miliardi previsti, ci sono. Insomma, non ci siamo messi a lucidare gli argenti». Così il ministro dell’istruzione Stefania Giannini, in un’intervista pubblicata dal settimanale Oggi, in edicola da mercoledì, fa il punto sulla legge della Buona scuola, approvata a luglio. E si promuove: «Mi do otto». A proposito delle proteste che la riforma ha suscitato, dice: «Le contestazioni sono arrivate essenzialmente dai sindacati. Chi scende in piazza non rappresenta la totalità del mondo della scuola».

«Il precariato non l’ha inventato Renzi»

Quanto a chi polemizza sulla «deportazione» dei prof costretti a emigrare lontano da casa, risponde decisa: «Questa parola è vergognosa. Inaccettabile. La mobilità nella scuola, come in altri settori, è sempre esistita, ma in passato non si è mai parlato di deportazione. Nell’anno scolastico 2013-2014 i trasferimenti per supplenza, da Sud a Nord, dove gli studenti sono di più, sono stati il 7,7%. Nel 2015-2016 finora sono stati il 7,2% e su posti di ruolo. Il precariato non l’ha inventato il governo Renzi. Ed è curioso che i sindacati, che a parole dicono di combatterlo, contrastino poi il Governo che l’affronta».

«Cambieremo l’esame di maturità»

Il ministro risponde anche a chi, al contrario, l’accusa di aver creato enormi disagi nelle scuole del Nord concedendo un anno di supplenze vicino a casa ai professori meridionali che avrebbero dovuto fare le valigie fin da quest’anno. «Il piano delle assunzioni – replica Giannini – è stato un successo. Oltre il 97% degli insegnanti ha accettato l’assunzione, ha rifiutato solo il 2,7%. La riforma non è stata rinviata e non è un flop. La possibilità di fare la supplenza è stata data per evitare una mobilità eccessiva e per dare continuità didattica. La legge, infatti, prevede che l’anno prossimo ci sia il piano di mobilità generale». Stefania Giannini nell’intervista parla anche dell’esame di maturità. E anticipa: «Prevedo un cambiamento per il 2016-2017. Ci sarà un ripensamento delle prove scritte, anche alle Medie, in linea col modello educativo della riforma».

Cisl: «Manica larga»

Ma la Cisl scuola critica: «Invoca il rigore per gli altri, ma si mostra assai benevola con se stessa». Secondo il sindacato, Giannini è «benevola nel magnificare un piano di assunzioni che fa acqua da tutte le parti, coprendo al momento solo lo stretto necessario per evitare la chiusura delle scuole; benevola nell’intestarsi un contrasto al precariato che vede solo lei, mentre non ne hanno sentore le decine di migliaia di supplenti che continueranno a rimanere tali, in barba alle sentenze che riconoscono i loro diritti. La realtà è ben diversa, e porterebbe a votazioni ben più severe di quella che la ministra, con manica larga, si assegna», conclude la Cisl.

Scuola, il ministro Giannini: «Per la riforma mi do 8» ultima modifica: 2015-10-06T21:23:08+02:00 da
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