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di Enrico Bronzo, Il Sole 24 Ore, 28.10.2018
A luglio la bocciatura subita dal ragazzino era stata cancellata da un ricorso eliminato, a sua volta, alla fine agosto da una decisione del Tar che aveva ravvisato carenze scolastiche del ragazzo a causa dei voti riportati durante
l’anno.
Una cosa, questa, che ha spinto i familiari del giovane a rivolgersi al Consiglio di Stato. Che ha ribaltato la sentenza del Tar, consentendo la frequenza dello studente alla seconda classe. A chiudere la vicenda, inoltre, è arrivata una quarta sentenza, sempre del Consiglio di Stato, che ha confermato la promozione in seconda media poiché, a suo giudizio, nel passaggio dalla scuola elementare alla media appare necessario che il profitto venga valutato su base biennale e non solo sui risultati del primo anno.
Di fatto, secondo Consiglio di Stato, per decidere l’andamento di uno studente serve una visione complessiva dell’assestamento, valutando almeno due anni di profitto. Le spese del giudizio, conclude il Carlino sono state addebitate all’istituto scolastico, per una somma di 1.700 euro.
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