Scuola zona rossa e zona arancione: quali regole? Secondo quale criterio si va in DaD?

di Carla Virzì,  La Tecnica della scuola, 15.3.2021.

Gilda Venezia

Da oggi 15 marzo la maggioranza delle scuole del Paese sono in DaD o chiuse, nel caso delle scuole dell’infanzia. Si stimano in quasi 7 milioni gli alunni coinvolti. Sono le regole previste per la zona rossa in fatto di scuola: il decreto legge n. 30 del 13 marzo 2021 e la nota di chiarimento.

A ricorrere alla didattica a distanza, secondo le nuove disposizioni del Governo Draghi sono 11 Regioni collocate in rosso e alcuni comuni in regioni arancioni. Si salva la Sardegna che va in bianco, per un totale di 16 Regioni su 20 in cui saranno chiuse quasi tutte le scuole, come riferisce il direttore Alessandro Giuliani.

Secondo quali criteri si va in rosso?

  1. nel caso di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni, anche a prescindere da qualunque altro parametro;
  2. nel caso in cui si debbano adottare misure più stringenti per via della gravità delle varianti;
  3. nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.

Sostegno alle famiglie con figli in DaD

Si prevede, nei casi di sospensione delle attività scolastiche o di infezione o quarantena dei figli, per i genitori lavoratori dipendenti la possibilità di usufruire di congedi parzialmente retribuiti e, per i lavoratori autonomi, le forze del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, le forze dell’ordine e gli operatori sanitari la possibilità di optare per un contributo per il pagamento di servizi di baby sitting, fino al 30 giugno 2021.

Lo si legge in un comunicato di Palazzo Chigi.

Le fasce di colore nel Paese secondo il comunicato del Ministero della Salute

Il decreto-legge 13 marzo 2021, n. 30 e il dpcm 2 marzo 2021 hanno disposto l’applicazione di misure restrittive per il contenimento del contagio da COVID-19.

Dal 15 marzo al 2 aprile 2021 e nella giornata del 6 aprile 2021, in tutte le zone gialle si applicano le disposizioni previste per le zone arancioni (articolo 1, comma 1, del decreto-legge 13 marzo 2021, n. 30).
Il 3, 4 e 5 aprile 2021, su tutto il territorio nazionale (tranne che nelle zone bianche), si applicheranno le restrizioni previste per le zone rosse.

Da lunedì 15 marzo 2021 in base alle Ordinanze del Ministero della Salute del 5 marzo 2021, del 12 marzo 2021, del 13 marzo 2021 e del 27 febbraio 2021, sono ricomprese:

  • nell’area bianca: Sardegna;
  • nell’area gialla: Calabria, Liguria, Sicilia, Valle d’Aosta;
  • nell’area arancione: Abruzzo, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Umbria;
  • nell’area rossa: Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia di Trento, Puglia, e Veneto.

Quali regole per le scuole in fascia arancione? Innanzitutto ricordiamo che secondo le ultime disposizioni del Governo Draghi, anche le zone gialle del Paese verranno trattate secondo le regole delle fasce arancioni. In pratica le gialle Sicilia, Calabria, Liguria e Valle D’Aosta verranno trattate come le arancioni Abruzzo, Toscana, Umbria, cui si aggiunge la provincia autonoma di Bolzano.

In tutte queste regioni, in linea teorica la scuola va in presenza, con quote di DaD per gli studenti delle superiori (in modo che almeno al 50 per cento e fino a un massimo del 75 per cento degli studenti sia garantita l’attività didattica in presenza).

Di fatto, tuttavia, si stima che da oggi 15 marzo siano 6 milioni e 875 mila gli studenti che restano a casa, su un totale di 8 milioni e 506 mila, come riferisce il direttore Alessandro Giuliani nell’articolo che fa il punto sui numeri della scuola in presenza e di quella in DaD.

Anche in queste regioni, infatti, in presenza di oltre 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni, anche a prescindere da qualunque altro parametro, si attivano le misure da zona rossa; inoltre i Presidenti delle Regioni potranno disporre la sospensione dell’attività scolastica e degli asili nido:

– nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti;

– nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni;

– nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.

Il comunicato del Ministero della Salute con il riepilogo delle fasce

Il decreto-legge 13 marzo 2021, n. 30 e il dpcm 2 marzo 2021 hanno disposto l’applicazione di misure restrittive per il contenimento del contagio da COVID-19.

Dal 15 marzo al 2 aprile 2021 e nella giornata del 6 aprile 2021, in tutte le zone gialle si applicano le disposizioni previste per le zone arancioni (articolo 1, comma 1, del decreto-legge 13 marzo 2021, n. 30).

Il 3, 4 e 5 aprile 2021, su tutto il territorio nazionale (tranne che nelle zone bianche), si applicheranno le restrizioni previste per le zone rosse.

Da lunedì 15 marzo 2021 in base alle Ordinanze del Ministero della Salute del 5 marzo 2021, del 12 marzo 2021, del 13 marzo 2021 e del 27 febbraio 2021, sono ricomprese:

  • nell’area bianca: Sardegna;
  • nell’area gialla: Calabria, Liguria, Sicilia, Valle d’Aosta;
  • nell’area arancione: Abruzzo, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Umbria;
  • nell’area rossa: Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia di Trento, Puglia, e Veneto.



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