la Repubblica, 13.4.2020
“Personalmente penso che si possa fare una riflessione per posporre la riapertura delle scuole al prossimo anno“.
Lo ha affermato il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), Franco Locatelli, intervenuto a ‘Che tempo che fa’ su Rai2.
Ma la decisione, ha precisato, “spetta al governo. Quello che mi preoccupa di più al momento – ha avvertito – è se si abbandonano i comportamenti individuali che ci hanno portato a limitare il numero dei ricoverati e ridurre il numero dei morti. Se chiudere le attività produttive e attuare il distanziamento sociale e la limitazione delle libertà personali è stato doloroso, riaprire senza che il Paese torni nell’emergenza è un’operazione delicata“.
Anche per Luca Zaia, governatore della Regione Veneto, sarebbe sbagliato far tornare i ragazzi a scuola. «Per me riaprire le scuole sarebbe un errore: significa masse di ragazzi che si muovono». E ciò sarebbe pericoloso per il Presidente del Veneto, considerando che sono confinati in ambienti piccoli. «Non possiamo permetterci una nuova accelerazione del virus», ha aggiunto Zaia, che predica prudenza riguardo l’aspetto delle scuole insieme agli esperti del mondo scientifico. Attualmente è molto probabile che il 18 maggio non si torni a scuola, visto che le misure restrittive “scadono” il 3 maggio e si è parlato di una riapertura graduale.
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