di Pasquale Almirante, La Tecnica della scuola, 28.10.2019
Se l’aumento medio nella Pubblica Amministrazione si attesterebbe su 96 euro al mese, per i docenti invece l’aumento si fermerebbe a soli 85 euro: 15 euro in meno, chissà perchè. Per arrivare inoltre a “quota 100” mancano 500 milioni che il Miur sta cercando in queste ore e che, sottolinea Il Sole 24 Ore, potrebbero arrivare dal bonus formazione.
Si raschia il barile e si cerca sotto i mattoni
“Il Ccnl scaduto a dicembre 2018 ha previsto per i docenti aumenti retributivi medi di 96 euro lordi al mese; si è andati da un minimo di 80,40 euro fino a un massimo di 110 euro, in ragione di anzianità di servizio e grado di scuola. Per garantire questi trattamenti è stato attinto anche al fondo per valorizzare il merito, che è prima sceso da 200 milioni annui a 130 milioni nel 2018 per poi risalire a 160. Inoltre, soprattutto per i livelli iniziali, è stato previsto un ulteriore riconoscimento economico, l’elemento perequativo, che vale in media 11,50 euro. Questo emolumento, che in origine era stato finanziato fino a fine 2018, è stato riconfermato con la scorsa manovra grazie a uno stanziamento ad hoc, “scippando” una fetta delle risorse all’alternanza scuola-lavoro”.
Si raschia dunque il barile, fa notare il giornale economico, mentre la legge di bilancio alla voce pubblico impiego, dovrebbe sfiorare i 3,2 miliardi di euro.
Dunque per gli oltre 800mila professori in servizio, l’aumento stipendiale medio sarebbe di circa 74 euro, a cui bisogna aggiungere l’elemento perequativo di 11,50 euro, per un totale, quindi, di 85,50 euro, ma per il resto della P.A. si va sui 95/96 euro.
Promesse antiche e recenti
Qualora si accogliesse la promessa sia di Bussetti che di Fioramonti con «incrementi di 100 euro», servirebbero circa 2,2 miliardi di euro. “Considerando che inclusi gli stanziamenti aggiuntivi -precisa sempre Il Sole 24 Ore- la quota di risorse destinate al rinnovo della scuola dovrebbe essere di circa 1,7 miliardi, all’appello mancherebbero ancora 500 milioni di euro”.
Dove prendere le risorse? La Gilda degli insegnanti invita il ministro Fioramonti a utilizzare a tal fine i 380 milioni destinati a finanziare la card da 500 euro per i docenti.
Meglio non fare confronti con l’Ue
Se però si fa il confronto col resto del mondo ci si accorge delle distanze: con un salario annuo lordo medio di 28.147 euro i docenti italiani occupano i bassifondi della classifica Ue, a fronte dei 55.926 della Germania, dei 37.195 del Regno Unito e dei 33.657 della Francia.
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Si cercano 500 milioni per l’aumento ai prof ultima modifica: 2019-10-29T04:25:31+01:00 da