Orizzonte Scuola, 3.3.2019
I Cobas della Scuola di Terni ci informano della decisione del Giudice di Lavoro di Terni secondo la quale i corsi di formazione sulla sicurezza, se organizzati fuori dall’orario di lavoro, vanno retribuiti dalla scuola come ore di attività aggiuntive a quelle contrattualmente previste.
Il Giudice dott.ssa Manuela Olivieri del Tribunale di Terni, con sentenza 84/2019 del 20 febbraio 2019 riconosce la piena ragione dell’insegnante ricorrente, seguito dagli avvocati Gabriella Caponi e Valentina Fratini.
Il giudice ha condannato MIUR e l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria al pagamento delle 12 ore di formazione oltre alle spese processuali
Nella scuola – scrive Franco Coppoli dell’esecutivo nazionale COBAS in una nota – è diffusa la pratica da parte dei dirigenti scolastici di organizzare tali corsi fuori dall’orario di lavoro, in violazione della normativa vigente, dell’art 37 comma 12 D.lgs 81/08: “La formazione dei lavoratori e quella dei loro rappresentanti deve avvenire durante l’orario di lavoro e non può comportare oneri economici a carico dei lavoratori” e di pretendere la presenza dei docenti senza effettuare il dovuto pagamento delle ore del corso. Il personale ATA ha diritto a fruire di ore compensative dopo aver frequentato i corsi di formazione sulla sicurezza.
Inoltre la sentenza afferma che tali ore non possono rientrare nella formazione prevista nelle attività funzionali all’insegnamento prevista dall’art 29 del CCNL, che deve invece riguardare la formazione specifica rispetto alla professione docente e non la formazione sulla sicurezza che riguarda tutti i lavoratori.
Viene altresì affermato che i corsi sono obbligatori se organizzati durante l’orario di lavoro, quindi non sono un obbligo e nessun dirigente può pretendere la frequenza se vengono organizzati fuori dall’orario di lavoro.
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