TFA VI ciclo: avvio procedure di attivazione, il punto della situazione

Gilda VeneziaObiettivo scuola, 17.3.2021.

Gilda Venezia

Dovrebbe essere attivato nei prossimi mesi il VI ciclo del corso di specializzazione per le attività di sostegno. Con una nota inviata ai rettori delle Università statali e non statali (escluse le telematiche) già nel mese di gennaio, il Ministero dell’Università ha dato avvio alle procedure per l’organizzazione di un nuovo ciclo di percorsi di specializzazione per le attività di sostegno dedicati ai docenti di ogni ordine e grado per l’anno accademico 2020\2021, VI ciclo.

Diciamo subito che le procedure di attivazione richiedono diversi adempimenti che generalmente si protraggono per diversi mesi e che è ancora attualmente in corso il V ciclo che dovrebbe concludersi entro il 16 luglio.  Difficilmente quindi le procedure di selezione prenderanno avvio prima della conclusione dell’attuale ciclo, anche se il decreto di attivazione e i successivi bandi potrebbero uscire prima.

TFA VI CICLO

La Nota del Ministero dell’economia e finanze, prot. 13870 del 24 gennaio 2019 ha autorizzato l’allora Ministero dell’Istruzione, università e ricerca a bandire per il triennio 2018-2021, tre cicli del corso di specializzazione, di cui due sono stati già attivati. I posti autorizzati sono in totale 40 mila posti per il triennio 2018/2021. Considerando che sono stati già banditi 14.224 posti nel IV ciclo e  19.585 per il V ciclo, per il VI ciclo dovrebbero essere 6.191.

Alla luce delle cattedre ancora scoperte e soprattutto dell’alto numero dei posti in deroga attivati ogni anno, le organizzazioni sindacali hanno richiesto l’incremento dei posti autorizzati.

Con la nota del 23 dicembre 2020, prot. 3668, pervenuta al Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, si è richiesto di procedere all’organizzazione di un nuovo ciclo di percorsi di specializzazione per l’anno accademico 2020\2021.

Entro il 10 febbraio 2021 le università hanno indicato nell’apposita banca dati RAD-SUA-CdS, il massimo potenziale formativo distinto per ogni ordine e grado cioè il numero massimo di corsisti in grado di accogliere.

In considerazione dell’elevato numero di idonei del IV ciclo, nell’elaborazione del piano formativo, ogni ateneo deve quindi tener conto di eventuali idonei  i quali potranno essere ammessi in soprannumero (cioè senza dover risostenere le prove), presso lo stesso ateneo, salvo motivate deroghe che saranno gestite direttamente dalle istituzioni accademiche interessate.

Al riguardo, al fine di garantire una corretta attribuzione dei posti che risulti corrispondente alla reale capacità formativa, sia in termini di requisiti di docenza che di risorse strutturali, le università devono indicare il massimo del potenziale formativo non includendo gli eventuali idonei.

L’offerta formativa richiesta dalle università deve poi essere vagliata dal Coreco (Comitato regionale di coordinamento), integrato dai rappresentanti degli Atenei che hanno presentato l’offerta formativa e dal dirigente preposto dell’USR. Il parere positivo del Coreco sarà inserito nella  banca dati è propedeutico ai successivi adempimenti. Il Ministero dell’Università, infatti, sulla base delle delibere del Coreco autorizzerà i percorsi e ripartirà il contingente dei posti tra le diverse Università.

Successivamente sarà emanato il decreto di attivazione del VI ciclo a cui seguiranno i vari bandi delle università.

SARÀ L’ULTIMO CICLO?

Con la Nota del Ministero dell’economia e finanze, prot. 13870 del 24 gennaio 2019 il Ministero dell’economie e delle finanze ha autorizzato tre cicli del corso di specializzazione, di cui due sono stati già attivati.

Sarà dunque l’ultimo ciclo? I D.lgs 59 e 66 del 2017, decreti attuativi della Legge 107/2015, hanno previsto, rispettivamente per la scuola secondaria e per la scuola dell’infanzia\primaria una riforma della procedura di conseguimento della specializzazione sul sostegno. Nelle more dell’attuazione di tale riforma, sono stati dunque autorizzati tre cicli del corso di specializzazione, l’ultimo dei quali sarà attivato nei prossimi mesi per l’anno accademico 2020\2021.

Dopodiché, una volta concluso il VI ciclo, bisognerà capire se verrà realizzata la riforma prevista dai d.lgs 59 e 66, magari riformulando la struttura dei corsi oppure si proseguirà con l’attuale organizzazione disciplinata dal DM 30 settembre 2021 così come modificato dal DM 92/2019.

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TFA VI ciclo: avvio procedure di attivazione, il punto della situazione ultima modifica: 2021-03-17T17:55:15+01:00 da

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