dal blog di Gianfranco Scialpi, 12.5.2024.
Valditara e programma di storia. Prosegue il dibattito (unico) sul “dimagrimento” storico. G. Vegas propone la sua visione leggera. Conferma dell’inutilità degli esperti. Il ruolo secondario dei docenti
Valditara e programma di storia. G. Vegas sostiene un pacchetto light
Valditara e programma di storia. In questo ultimo scorcio di anno scolastico questo è l’unico argomento scolastico attenzionato dai massemedia. A breve sicuramente il sistema mediatico che lascia dietro di sé l’oblio delle notizie, proporrà la questione delle vacanze.
Fatta questa premessa, occupiamoci della sortita di G. Vegas su “Il Messaggero” di oggi. Il titolo “Se il Ministro toglie il dinosauro dal sussidiario” non anticipa nulla della posizione del Ministro, ma la conclusione è intuibile dalla postura ideologica pro-governativa del quotidiano. Partendo dall’eccessivo nozionismo della scuola italiana, egli sostiene la necessità di un dimagrimento programmatico. Questo deve comprendere una sintesi degli argomenti, tanto da favorire l’apprendimento che richiede sempre collegamenti e un certo funzionalismo al mondo reale.
Alcune brevi considerazioni
Innanzitutto l’articolo conferma che l’operazione selezione dei contenuti non richiede, come scritto ieri, la presenza di esperti (storici) nella commissione. Ha scritto A. Roversi ” Quello che ci pare fondamentale è la delega a cosiddetti “esperti” della didattica” che mai hanno fatto il mestiere di insegnare il cuore dei contenuti del sapere essenziale e necessario che deve essere alla base delle conoscenze prima e poi delle competenze dei discenti“.
Lascia perplessi, inoltre l’assenza degli insegnanti. Scontata. E’ il prodotto della loro marginalizzazione di fatto e ridotti a semplici esecutori di direttive, decisioni… Nel caso specifico si nega loro la capacità di discernimento didattico sui contenuti. G. Vegas cade nella fallacia della generalizzazione che presenta una scuola piegata al nozionismo. Ultimo esempio di un’applicazione del codice binario occidentale che divide sempre tutto su due posizioni nette. La realtà è sempre grigia, prevedendo sfumature e quindi codici terziari, a quattro valori….
Aggiunge, sempre A. Roversi, “Se la fucina della progettazione didattica viene delegata a questo gruppo ristretto “specialisti” (scienziati dell’educazione appunto) con evidente sacrificio della corresponsabilità riflessiva dell’insegnante, i docenti diventano da uomini e donne di cultura e semplici esecutori e facilitatori dell’apprendimento. La cultura pedagogica di moda in occidente negli ultimi decenni è scaduta ormai in un pedagogismo rarefatto, distante dai problemi vissuti quotidianamente nelle aule e principalmente finalizzata a giustificare inutili studi autoreferenziali sul come si “potrebbe fare scuola”.
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Valditara e programma di storia, “Se il Ministro toglie il dinosauro dal sussidiario” ultima modifica: 2024-05-12T20:50:58+02:00 da