dal blog di Gianfranco Scialpi, 17.9.2022.
Ventilazione a scuola, le Regioni fanno presente un ulteriore difficoltà. Definitico affossamento?
Ventilazione a scuola. Le Regioni pongono il problema delle risorse
Ventilazione a scuola. L’operazione non è limitata alla semplice installazione dei dispositivi. Altri fattori entrano in gioco. Questi sono correlati al funzionamento e alla loro ottimizzazione nel tempo. Il riferimento è alla necessaria presenza di tecnici (monitoraggio dell’aria), al supporto di assistenza (riparazione guasti o sostituzione di parti) e all’adeguamento della rete elettrica. Sicuramente i problemi legati alla crisi energetica non stanno favorendo l’avvio di tutta l’operazione. L’intera problematica è stata discussa dalle Regioni. Il quotidiano ItaliaOggi (20 settembre) ha pubblicato le conclusioni: “La conferenza delle regioni boccia le linee guida sulla ventilazione e sugli standard minimi di qualità dell’aria negli ambienti scolastici, emanate con il decreto del presidente del consiglio Mario Draghi… Sotto la lente della Conferenza delle regioni, a settembre, è finita la procedura per il monitoraggio della qualità dell’aria e l’individuazione delle soluzioni più efficaci da adottare, ceh il preside dovrebbe chiedere all’Asl e all’Arpa per poi indicare all’ente proprietario dell’edificio scolastico di attivarsi per porre in essere gli interventi necessari… La Conferenza ritiene che le regioni invece << non siano allo stao atruale nelle condizionui per assicurare il pieno rispetto di quanto previsto dal Dpcm, che in assenza di specifiche risorse , risulta di fatto inapplicabile…”
La ventilazione su un binario morto?
Discorso chiuso? E’ probabile che questa sarà la conclusione. Economicamente le prossime settimane non saranno facili. Le risorse saranno destinate al sostegno delle imprese e delle famiglie. Difficilmente qualcuno penserà alle scuole. Gli ultimi trent’anni hanno confermato che l’istituzione scolastica è sempre meno importante. Il suo declassamento è stato progressivo. La conferma proviene dall’inarrestabile riduzione delle spese per l’istruzione, a favore anche dell’incremento al 2% del Pil per le armi.
Le sorprese sono sempre possibili, ma non attendiamole da un sistema economico-finanziario messo in ginocchio prima dal Covid-19 e poi dalla crisi energetica e che considera la scuola un bancomat.
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Ventilazione a scuola, “senza risorse non si può fare nulla” (Regioni) ultima modifica: 2022-09-21T17:12:39+02:00 da