Vincoli alla mobilità: la polemica continua

Il Comitato nazionale dei docenti vincolati replica al Ministro.

Gilda Venezia

La polemica sulla questione dei vincoli alla mobilità non si ferma.
Dopo la lettera che il Comitato aveva inviato al Parlamento europeo e dopo la risposta del Parlamento stesso, abbiamo registrato l’intervento del Ministero dell’Istruzione e del Merito che ha voluto ricostruire le motivazioni giuridiche dei vincoli.

Ma il Comitato dei docenti vincolati non ci sta e vuole fare alcune precisazioni.
A rispondere è la presidente del Comitato Angela Mancusi.

Prima puntualizzazione.
Limitare significa ridurre, contenere e non negare, cosa che sta avvenendo. Quale limitazione dovrebbero dunque avere docenti appena assunti in ruolo?
Seconda puntualizzazione L’obiettivo specifico del PNRR della “Riforma 2.1 Reclutamento dei docenti – M4C1-3 – obiettivo iii) limitazione dell’eccessiva mobilità degli insegnanti nell’interesse della continuità dell’insegnamento (nell’interesse della continuità dell’insegnamento)” fa riferimento agli artt. 58-59 del DL 73/2021 (noto come decreto sostegni bis) che fanno riferimento al vincolo post trasferimento e non alle procedure di immissione in ruolo previste dal DL 36/2022.
Dunque pare chiaro e ovvio che al momento in quel decreto attuativo sia presente una limitazione per coloro i quali abbiano ottenuto mobilità a seguito trasferimento.
All’ articolo 45 del del 36/2022 si fa riferimento invece a quanto segue : 1. All’articolo 1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 593, dopo la lettera b) è aggiunta la seguente:
«b-bis) valorizzazione del personale docente che garantisca l’interesse dei propri alunni e studenti alla continuità didattica.»;
b) dopo il comma 593, è inserito il seguente:
«593-bis.  In sede di prima applicazione e nelle more dell’aggiornamento contrattuale, una quota pari al 10 per cento dello stanziamento annuale previsto al comma 592 è riservato alla valorizzazione del personale docente che garantisca l’interesse dei propri alunni e studenti alla continuità didattica ai sensi del comma   593,   lettera   b-bis),   e   con   decreto del Ministro dell’istruzione, da adottare entro il 30 giugno 2022, sono  stabiliti i criteri per l’attribuzione delle suddette risorse, che  tengono conto almeno degli anni di permanenza del docente nella stessa istituzione scolastica e della residenza o domicilio abituale in luogo diverso da quello in cui ha sede l’istituzione scolastica».
Come spesso detto e riferito dai sindacati, il sopracitato articolo fa riferimento inoltre alle nuove procedure concorsuali e dunque di reclutamento.
Il quesito rimane sempre lo stesso: cosa farà l’attuale politica di maggioranza che affermava via i vincoli per tutti?
Limitare non è negare.

 

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Vincoli alla mobilità: la polemica continua ultima modifica: 2023-03-24T04:01:15+01:00 da
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