Notizie della scuola, 4.4.2019
Le disposizioni normative dedicate agli alunni con bisogni educativi speciali, mirano ad assicurare loro gli adeguati strumenti di supporto indispensabili per la partecipazione alla vita scolastica su un piano di uguaglianza con gli altri compagni di classe. In questa prospettiva, il Piano Didattico Personalizzato dev’essere uno strumento condiviso per consentire ad un alunno di dialogare e di cooperare con il gruppo classe, nell’ottica della progettazione inclusiva, della corresponsabilità educativa, per il raggiungimento degli obiettivi previsti secondo il ritmo e lo stile di apprendimento di ciascuno.
Con nota 3 aprile 2019, prot. n. 562 il Miur fornisce una serie di chiarimenti sugli alunni con bisogni educativi speciali, legati a vari aspetti della vita scolastica.
Nella scuola dell’infanzia sarebbe più opportuno fare riferimento a un profilo educativo o altro documento di lavoro che la scuola in propria autonomia potrà elaborare e non ancora a un Piano Didattico Personalizzato.
Con nota 3 aprile 2019 prot. n. 562 apposita nota in corso di emanazione relativa allo svolgimento degli esami di Stato del primo ciclo di istruzione, saranno fornite utili precisazioni anche con riferimento agli alunni con bisogni educativi speciali.
Anche nel caso di alunni ad alto potenziale intellettivo (Gifted children), correttamente considerati nell’ambito dei Bisogni Educativi Speciali, la strategia da assumere è rimessa alla decisione dei Consigli di Classe o Team Docenti della primaria che possono adottare metodologie didattiche specifiche in un’ottica inclusiva, sia a livello individuale sia di classe, valutando l’eventuale convenienza di un percorso di personalizzazione formalizzato in un PDP.
Infine è in fase di rinnovo il Portale italiano per l’inclusione scolastica (bes.indire.it), realizzato in collaborazione con l’Indire, che raccoglie tutta i contenuti utili in materia di disabilità, disturbi specifici dell’apprendimento e altri bisogni educativi speciali.
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