Classi pollaio, un nuovo rinvio. Sarà l’ultimo?

dal blog di Gianfranco Scialpi, 15.6.2020.

Classi pollaio, la Ministra Azzolina conferma il rinvio. L’abrogazione è sempre più incerta.

Gilda Venezia

Classi pollaio, La Ministra Azzolina ha chiuso temporaneamente il discorso sull’abolizione delle classi pollaio. Si è sprecata un’occasione. Sarà l’ultimo rinvio? La storia recente non  fa ben sperare.

Classi pollaio, l’intervista della Ministra Azzolina chiude il discorso

Classi pollaio, ogni discorso è rinviato. Indubbiamente l’emergenza Covid-19 rappresenta la condizione ideale per il superamento delle classi pollaio. Moltissimi si sono accorti che la soluzione ideata da M. Gelmini e G.Tremonti (2008-09) di gonfiare le classi è uno degli ostacoli a riaprire le scuole in sicurezza, garantendo anche un diritto allo studio sostanziale (Costituzione art.3 comma 2). La Ministra Azzolina, invece di cogliere questa occasione, ha scelto di rinviare ogni decisione. Infatti ha dichiarato: “La stessa attenzione sarà data alle classi pollaio che il Covid ha evidenziato. Per ridurre il numero di alunni nelle classi servono fondi e tempo. Per farlo utilizzeremo il Recovery fund”

Sarà l’ultimo rinvio?

Quindi un nuovo rinvio. In ordine di tempo è il secondo stop. Il primo risale alla messa nei box del disegno di legge (5 luglio 2018) che intendeva abolire l’obbrobrio organizzativo, ad opera soprattutto di V. Aprea e A. Ascani (gennaio 2019).
Quindi  i tempi si allungano, diventando indefiniti. Il recovery faund (fondo recupero) non è ancora certo. Paesi come l’Olanda e l’Austria esprimono molte resistenze all’attuazione di questo piano. Se sarà approvato, probabilmente i primi effetti si vedranno da gennaio 2021.  Non è detto, però che la scuola ne beneficerà subito (ipotesi migliore).
Tutti siamo consapevoli quanto sia poco importante la scuola per il Paese. La probabile decisione di fissare l’election day  per il 20 settembre (Suppletive in Parlamento, referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari, elezioni regionali e comunali) è l’ultimo esempio di questo disinteresse verso il sistema formativo.
A fine anno, se vogliamo proseguire, il mancato finanziamento di tre miliardi ha costretto L. Fioramonti a dimettersi (29 dicembre 2019).
A questo aggiungo che le classi pollaio hanno 11-12 anni e nessun governo di sinistra succeduto dopo quello di Berlusconi (2008-2011) sono andati oltre la denuncia. Il fatto è stato giustamente evidenziato da M.Gelmini.
Questi storia recente non fa sperare per il futuro. Occorre un grande coraggio da parte del M5s che però in questo momento non colgo. Mi auguro, però di essere smentito dai fatti.

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Classi pollaio, un nuovo rinvio. Sarà l’ultimo? ultima modifica: 2020-06-21T17:17:21+02:00 da
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