Coronavirus, ecco cosa accadrà da lunedì 2 marzo

di Andrea Carlino, La Tecnica della scuola, 29.2.2020

– La situazione regione per regione –

– Le scuole in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna restano chiuse per un’altra settimana. Lunedì, invece, riapriranno le scuole anche in Liguria ad eccezione della Provincia di Savona. Da mercoledì scuole riparte in Piemonte, mentre lunedì e martedì gli edifici saranno invece aperti al solo personale scolastico. La riapertura varrà anche per le due province autonome, Trento e Bolzano: la prima aveva chiuso per coronavirus, la seconda per Carnevale. Da lunedì quindi anche in Trentino Alto Adige si torna in classe.

*** NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO ***

18.15 Sono 1.049 le persone che ad oggi risultano positive al Coronavirus. A queste si aggiungono 29 persone decedute e 50 guariti in tutta Italia. Complessivamente, dall’inizio dell’emergenza sono stati dunque 1.128 i contagiati.

17.35 Scuole riaperte agli studenti in Piemonte da mercoledì prossimo. Lunedì e martedì gli edifici saranno invece aperti al solo personale scolastico. Lo annuncia il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio oggi al centro della Protezione Civile al termine di un tavolo sull’emergenza Coronavirus in video collegamento con il governo. “D’accordo con l’ufficio scolastico regionale – spiega – abbiamo sottoscritto un protocollo in cui abbiamo concordato un’igienizzazione straordinaria – aggiunge – Si tratta di due giorni in più che ci consentono anche di tenere sotto controllo l’evoluzione della situazione”.

17.25  “La Provincia di Savona vedrà applicate ancora le limitazioni valide oggi per tutta la Liguria, con le scuole chiuse, mentre le altre province della Liguria torneranno ad essere assimilate alle aree simili del resto del Paese, senza limitazioni”, ha spiegato il governatore della Liguria, Giovanni Toti.

17.00 Lunedì riapriranno le scuole in Liguria ad eccezione della Provincia di Savona.

14.48 Confermata la chiusura dei nidi, dell’attività scolastica e delle Università anche la prossima settimana nelle tre Regioni più colpite: Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Questo sulla base del parere del Comitato Tecnico Scientifico nazionale, reso noto durante la videoconferenza con il presidente del Consiglio, tuttora in corso.

11.35 Una riunione tra il premier Giuseppe Conte ed i ministri è prevista alle 12.30 nella sede della protezione Civile. Al vaglio ci sarebbe un nuovo decreto del presidente del Consiglio sull’emergenza coronavirus e la decisione dell’esecutivo sull’eventuale chiusura delle scuole nelle Regioni più colpite dall’emergenza. Nuovi contatti sono previsti con i presidenti di Regione.

11.10 Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ha convocato le associazioni delle imprese e i sindacati per mercoledì 4 marzo a palazzo Chigi sull’emergenza Coronavirus. Lo si apprende da fonti sindacali. L’appuntamento è alle 16.00.

10.50 “Sul tema delle riaperture delle scuole ieri abbiamo fatto un intenso lavoro con gli esperti, i cui risultati abbiamo sottoposto al ministro e al presidente Conte. Posso anticipare che serve assolutamente la massima cautela”. Lo ha detto Walter Ricciardi, consigliere del ministero della Salute per l’emergenza coronavirus.

9.55 Scuole di ogni ordine e grado chiuse, manifestazioni pubbliche sospese e limitazioni alle attività commerciali fino al 7 marzo: sono alcuni dei provvedimenti adottati con ordinanza sindacale in alcuni comuni della Valle Telesina, in provincia di Benevento.  I comuni interessati dai provvedimenti sono San Lupo, San Lorenzo Maggiore, Castelvenere, Telese, San Salvatore Telesino e Guardia Sanframondi.

9.30 Per limitare il contagio, che prosegue ancora a una velocità troppo elevata, si va verso la chiusura per altri otto giorni – fino a sabato 7 marzo -, in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Dovrebbero riaprire, invece, le scuole di ogni ordine e grado in Piemonte, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Marche e le due province autonome di Trento e Bolzano.

8.35 Il decreto legge approvato ieri sera dal Consiglio dei ministri introduce una norma del ministero dell’istruzione che deroga al limite dei 200 giorni minimi per la validità dell’anno scolastico nelle scuole chiuse per il coronavirus.

8.32 Nel consiglio dei ministri che si è tenuta nella serata di venerdì 28, il governo ha varato le misure economiche a sostegno dei comuni delle zone rosse.

8.30 Le parole di Vittorio Demicheli, epidemiologo dell’Unità di crisi di Regione Lombardia, al Corriere della Sera: “I dati ci dicono che oggi ogni paziente con il coronavirus trasmette la malattia ad altri due. E dove ci sono molti contagi la curva epidemiologica cresce in modo esponenziale: bloccare a quel punto non serve più a nulla. Bisogna intervenire prima. Lo dice la scienza e la politica deve ascoltarla”.

LE FAQ DEL MIUR

Coronavirus, dai viaggi di istruzione alle assenze: le faq del Ministero

I viaggi di istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche sono sospesi? Fino a quando?

Secondo quanto previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 febbraio 2020, sono sospesi i viaggi di istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, comprese le fasi distrettuali, provinciali o regionali dei campionati studenteschi programmate dalle Istituzioni Scolastiche. La sospensione vale fino al 15 marzo 2020.

La disposizione su viaggi di istruzione, iniziative di scambio o gemellaggio, visite guidate e uscite didattiche riguarda le Istituzioni Scolastiche dell’intero sistema nazionale di istruzione?

La disposizione riguarda tutte le Istituzioni Scolastiche del sistema nazionale di istruzione.

Il provvedimento di sospensione vale anche per le attività esterne agli edifici scolastici organizzate per la realizzazione dei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (ex alternanza scuola-lavoro)?

Sì, perché queste attività sono assimilate alle uscite didattiche. Anche in questo caso, la sospensione vale fino al 15 marzo.

Le scuole come devono regolarsi con gli scambi all’estero Erasmus+?

Per quanto riguarda il programma Erasmus +, vale quanto indicato sul sito dell’Agenzia Erasmus+ Indire: “Nell’ambito del programma Erasmus+ potrà applicarsi il principio di causa di forza maggiore. Pertanto sarà possibile richiedere all’Agenza Nazionale, nelle forme e con le modalità che saranno successivamente comunicate, di applicare la clausola di forza maggiore relativamente alle attività e ai costi per tutte quelle mobilità che vengano annullate in ragione della situazione di emergenza e dei provvedimenti delle competenti autorità”.

Le spese sostenute per i viaggi di istruzione annullati possono essere rimborsate?

Sì. Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 febbraio 2020 fa espresso riferimento al Codice del turismo, all’articolo 41, comma 4, che prevede il recesso senza penale prima dell’inizio del pacchetto di viaggio.

Per sospendere i viaggi di istruzione occorre il parere degli organi collegiali o un provvedimento del dirigente scolastico?

La disposizione di sospensione è disciplinata dall’articolo 1, lettera b, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 febbraio 2020.

Per le classi che si trovavano già in viaggio in zone indicate come focolai del virus sono previste misure precauzionali al rientro?

Le Istituzioni Scolastiche devono attenersi alle disposizioni del Ministero della Salute. Qui le indicazioni.

Chi si assenta da scuola perché malato deve portare il certificato medico?

Fino al prossimo 15 marzo, per le assenze per malattia superiori a cinque giorni, serve il certificato medico per poter rientrare a scuola. La disposizione è valida per tutti, alunni e personale scolastico.

Cosa faccio se nella mia Regione non c’è l’obbligo di portare il certificato medico oltre i cinque giorni di assenza?

L’obbligo è stato ripristinato per tutti, su tutto il territorio nazionale, in deroga a qualsiasi altra disposizione.

C’è differenza – e se sì, quale – tra chiusura delle scuole e sospensione delle attività didattiche?

La chiusura delle scuole, provvedimento di esclusiva competenza delle Regioni e degli Enti Locali, comporta il divieto di accesso ai locali per tutto il personale e per gli alunni. Le assenze non devono essere giustificate, non comportano decurtazione economica o richieste di recupero. Il Dirigente Scolastico e il DSGA (Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi) possono comunque procedere, attraverso la firma in remoto, ad emettere gli atti di competenza. In casi particolari, ad esempio del personale impiegato nelle aziende agricole annesse agli istituti agrari o nei casi di deperibilità delle merci, i Dirigenti Scolastici possono procedere, con le necessarie cautele, a garantire i servizi essenziali e indifferibili.
La sospensione delle attività didattiche comporta l’interruzione delle sole lezioni. Pertanto, le scuole rimarranno aperte e i servizi erogati dagli uffici di segreteria continueranno ad essere prestati. Il Dirigente Scolastico e il personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) sono tenuti a garantire il servizio ed eventuali assenze devono essere giustificate.

I provvedimenti di chiusura delle scuole o di sospensione delle attività didattiche avranno conseguenze sulla validità dell’anno scolastico e sul conteggio delle assenze degli alunni?

Le assenze degli alunni nei periodi di sospensione “forzata” delle attività didattiche non saranno conteggiate ai fini della validità dell’anno scolastico. Allo stesso modo, l’anno scolastico è comunque valido, anche qualora non dovesse raggiungere il minimo di 200 giorni previsti, in quanto si tratterebbe di una situazione dovuta a cause di forza maggiore.

I provvedimenti di chiusura delle scuole o di sospensione delle attività didattiche avranno conseguenze sulla validità del periodo di formazione e prova del personale scolastico?

I periodi di sospensione “forzata” delle attività didattiche saranno ritenuti validi a tutti gli effetti di legge ai fini del positivo compimento dei periodi di formazione e prova.

Per attivare la didattica a distanza le scuole devono aspettare indicazioni dal Ministero?

Secondo quanto disposto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 febbraio 2020 i Dirigenti Scolastici delle scuole nelle quali l’attività didattica è stata sospesa per l’emergenza sanitaria possono attivare, di concerto con gli organi collegiali competenti e per la durata della sospensione, modalità di didattica a distanza, con particolare riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.

Il Ministero come supporterà la didattica a distanza?

Il Ministero sta integrando l’offerta di strumenti, community, chat e classi virtuali con una piattaforma interamente dedicata alla didattica a distanza, per assicurare a tutte le scuole che ne facciano richiesta la possibilità di avere gratuitamente strumenti e mezzi, garantendo il diritto allo studio a tutti.

Normativa emergenza Coronavirus

La mappa dell’ateneo di Baltimora (clicca qui)

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Coronavirus, ecco cosa accadrà da lunedì 2 marzo ultima modifica: 2020-03-01T04:29:51+01:00 da
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