Alessandro Giuliani , La Tecnica della scuola Giovedì, 28 Maggio 2015.
Dal fermento che si riscontra on line, si prevedono dei flash mob partecipati. Assieme a docenti, studenti, famiglie e cittadini – tutti chiamati a vestirsi di rosso – ci saranno anche alcuni rappresentanti politici. Ad iniziare dal Movimento 5 Stelle.
Dal fermento che si riscontra sul web, in particolare su Facebook, non pensiamo di esagerare nel dire che non deluderanno le attese degli organizzatori, i flash mob contro il DdL ‘Buona Scuola’ programmati in molte piazze d’Italia per giovedì 28 maggio, a partire dalle ore 19. Gli appelli dei giorni scorsi, quindi, sembrano aver avuto gli effetti sperati da chi ha programmato questa forma di protesta, alla quale, lo ricordiamo, i partecipanti saranno chiamati a vestirsi di rosso.
Sono diverse le piazze coinvolte in tutto il territorio: a Roma l’appuntamento è a piazza di Spagna, a Milano presso l’Arco della Pace, a Catania tutti in piazza Università, a Torino il ritrovo è nella centrale piazza Castello, a Firenze davanti il Palazzo della Signoria. Ma ci sono anche Cagliari (piazza del Carmine), Napoli (piazza Dante), Verona (piazza Bra), Palermo (piazza Politeama) e tante altre. In tutto si svolgeranno una trentina di flash mob.
Assieme a docenti, studenti, famiglie e cittadini – per dire no all’allargamento dei poteri dei presidi, alla chiamata diretta (anche se dal Pd sostengono che la riforma non la porterà), alle assunzioni limitate ad una fetta di precari e a tante altre novità – ci saranno anche alcuni rappresentanti politici. Ovviamente all’opposizione. Ad iniziare dal Movimento 5 Stelle. “Il presidente del Consiglio e il ministro Giannini – ha fatto sapere il M5S – continuano a parlare di ascolto e apertura, ma le modifiche che promettono non cambieranno di una virgola la sostanza di questa riforma. La manifestazione darà voce a coloro che hanno davvero a cuore la scuola pubblica statale ma le cui istanze sono sistematicamente ignorate e umiliate da questo governo”.