Sporge denuncia, ma è accusata di molestie verbali e sospesa.
Diventano sempre più complicate e complesse le storie di certi insegnanti. Come quella di una docente in servizio in un liceo di Latina: racconta di essere stata bullizzata dagli studenti, poi costretta alle cure ospedaliere, tornata in servizio è stata quindi sospesa per avere creato turbamento alla classe per delle sue espressioni con riferimenti sessuali.
La professoressa, scrive La Repubblica, ha 52 anni e insegna in un liceo scientifico del capoluogo laziale: la donna ha presentato una denuncia in Procura per esser stata bullizzata dai suoi studenti finendo pure all’ospedale.
All’inizio dell’attuale anno scolastico, il settembre scorso l’insegnante, precaria da 10 anni, sarebbe stata centrata all’addome e allo sterno da uno studente spinto da un compagno, finendo in barella all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina.
Tornata a scuola, la donna avrebbe scoperto che non si trattava di un incidente, ma di una sfida tra studenti che consiste nel far cadere un insegnante, filmarla e postare il video sui social network: inoltre, una nota messa nello stesso periodo dall’insegnante sarebbe stata pubblicata sui social con la scritta: “Quella magnata della supplente“.
L’insegnante è stata quindi ascoltata in procura alla fine del mese di marzo 2023, con le indagini che si sono concentrate su cinque ragazzi tra i 16 e i 18 anni.
Però, nel frattempo, è subentrata un’altra vicenda: la madre di uno dei giovani ammoniti per un’altra questione sorta in classe a scuola, ha presentato un esposto alla dirigenza scolastica, attraverso il quale la professoressa è stata accusata di molestie verbali a carattere esplicitamente sessuale.
Il dirigente scolastico, dopo avere svolto le verifiche del caso, ha deciso di sospendere la docente, per evitare che possa creare “turbamento e pregiudizio” ai suoi allievi.
.
Tutto è avvenuto al liceo scientifico G.B. Grassi di Latina lo scorso 30 settembre. Una settimana dopo aver preso servizio come insegnante di sostegno, all’uscita da scuola uno studente, spinto da un compagno, è finito addosso alla docente, che è stata centrata all’addome e allo sterno e si è accasciata a terra.
L’insegnante ha passato 27 ore su una barella dell’ospedale “Goretti” di Latina, si è poi recata al Campus Biomedico a Roma, ha perso per due volte conoscenza e per una sindrome vagale è dovuta restare due settimane a riposo. Una volta tornata a scuola ha compreso che non si è trattato di un incidente: i ragazzi che l’hanno colpita lo hanno fatto volontariamente, per confezionare un contenuto e postarlo sui social, dove sono virali i video che riprendono docenti che vengono spinti e fatti cadere. Della sfida social, che a quanto pare impazza a Latina, ne avevamo parlato già qualche tempo fa.
Il caso è finito al vaglio della Procura di Latina e di quella per i minori di Roma. Se ne è interessata anche la garante per l’infanzia e l’adolescenza del Lazio, Monica Sansoni. La prof ha anche scoperto, poi, che una nota da lei messa a settembre, quando era stata ferita, era stata fotografata e diffusa sui social con una scritta irriguardosa. C’è dell’altro: la docente ha scoperto che due studenti, a cui ha messo una nota e che sono stati poi ammoniti dal preside, hanno ripreso una sua collega sovrappeso e realizzato una storia Instagram con la musica di “Maialino birichino”.
Le ragioni del dirigente scolastico
Gli investigatori si stanno concentrando su 5 ragazzi, tra i 16 e i 17 anni: chi l’ha fatta cadere, chi l’ha filmata e chi ha condiviso quel video. Ma la storia non finisce qui: la mamma di uno dei ragazzi ammoniti, insieme alle rappresentanti di classe, ha presentato un esposto inquietante alla scuola, accusando la professoressa di “molestie verbali a carattere esplicitamente sessuale” nei confronti di due studenti. Il dirigente scolastico l’ha così sospesa sostenendo che potrebbe arrecare “turbamento e pregiudizio” ai ragazzi e ledere l’immagine della scuola.
“Ero in classe quando è entrato il vice preside e mi ha detto di andar via”, ha raccontato la docente, precaria da dieci anni, che ora ha deciso di denunciare i fatti in questura. “Non ho mai assunto atteggiamenti sbagliati e non ci sto a dovermi tenere un’accusa tanto infamante quanto falsa. Mi sento ferita e voglio giustizia”.
Il preside Vincenzo Lifranchi, dal canto suo, assicura: “Si tratta di episodi diversi e non correlati. Sono dispiaciuto, ma atti e fatti sviluppatisi nel tempo non mi hanno consentito di fare altro”.
Cyberbullismo a scuola, cosa è cambiato dopo la circolare di Valditara?
La Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Lazio, Monica Sansoni, qualche settimana fa aveva detto: “E’ importante denunciare episodi di cyberbullismo, le vittime possono essere dei ragazzi ma anche degli insegnanti. In ogni caso ci sono gli strumenti per essere tutelati e anche le famiglie devono comprendere che non si tratta di ragazzate, come spesso sento dire, ma di reati gravi e spesso sottovalutati”. Ricordiamo che poco prima delle vacanze di Natale il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha inviato alle scuole una circolare che ribadisce il divieto di cellulari in classe: cosa è cambiato? L’uso degli smartphone in classe è davvero diminuito?
.
.
.
.
.
.
.
.
Docente bullizzata dai suoi studenti finisce in ospedale e sui social ultima modifica: 2023-05-10T05:33:44+02:00 da