dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 27.9.2021.
In questo momento nessuno sa quale sarà la riforma che il governo attuerà sulle pensioni. L’accelerazione del Ministero dell’Istruzione è un modo per scoraggiare le pensioni anticipate?
Sta arrivando a giorni la circolare con la quale il Ministero dell’Istruzione, di concerto con INPS, intende anticipare la domanda per il pensionamento al 31 ottobre.
Stupisce questa fretta motivata dal Ministero dalla necessità di operare con maggiore efficienza sulla composizione degli organici per l’a.s. 2022-23. In questo momento solo coloro che hanno i requisiti stabiliti dalla legge Fornero (67 anni d’età e 20 anni di contribuzione di norma –pensione di vecchiaia-, 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di anzianità contributiva – pensione anticipata). Ricordiamo che rimangono inalterati i diritti di avvalersi di quota 100 per chi possedeva già l’anno scorso i requisiti previsti (62 anni di età e 38 di contributi).
Il problema è che in questo momento nessuno riesce a capire quale sarà la riforma del futuro che il governo sta pensando realisticamente di sostenere. Anche l’opzione donna appare in forse. Molte colleghe e molti colleghi che nel 2022 vorrebbero andare in quiescenza si trovano nella più completa incertezza. Sembra quindi che l’accelerazione voluta dal Ministero dell’Istruzione determini di fatto l’impossibilità di avvalersi delle possibili nuove norme se non verranno approvate e pubblicate in Gazzetta Ufficiale entro ottobre. Un modo per scoraggiare le pensioni anticipate?
vedi anche: Pensioni: domande anticipate al 31 ottobre?
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Domanda per la pensione: troppa fretta sospetta ultima modifica: 2021-09-27T05:45:59+02:00 da